MediaTech
"Giambruno sta sotto un treno". Odg, segnalazione al Consiglio di disciplina
Con la premier le strade erano divise da tempo, ma non immaginava un epilogo così improvviso. Sul fronte lavorativo, Mediaset valuta se licenziarlo o meno
Andrea Giambruno, da tutto a niente nel giro di pochi giorni
Ad Andrea Giambruno è crollato il mondo addosso, nel momento della popolarità più luminosa tutto all'improvviso si é spento dopo quei suoi fuori onda, chi lo conosce parla di lui così: "Sta sotto un treno", una metafora per descrivere l'umore dell'ex first gentleman travolto dallo scandalo per le sue parole sessiste e lasciato via social dalla premier Meloni. Il giornalista - si legge su Il Corriere della Sera - sta vivendo ore di doppia preoccupazione: da una parte la fine inaspettata — nei tempi e nei modi — della relazione con la presidente del Consiglio; dall’altra i timori sul suo futuro professionale. In famiglia le cose non andavano bene. Ma se è vero che le strade di Meloni e Giambruno si erano già separate, certo lui non immaginava un epilogo così netto e improvviso. L’altro fronte aperto, oltre a quello sentimentale, è quello del lavoro perché i fuori onda di cui è stato protagonista hanno messo in grande imbarazzo lui, ma soprattutto Mediaset che sta procedendo con i suoi "accurati accertamenti" e poi deciderà il da farsi. Giambruno è stato segnalato anche dal Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale in merito ai fuorionda del tg satirico Striscia la Notizia. L'ex compagno di Meloni é giornalista pubblicista dal 2014.
Leggi anche: Giambruno torna già in tv. I Berlusconi scaricano Tajani, Fi ora teme Meloni
Leggi anche: Giambruno, Ricci: "Confalonieri mi ha dato del rompicoglioni"
Niente è stato ancora stabilito, ma - prosegue Il Corriere - questa attesa nel limbo di color che son sospesi lo sta snervando. Ma al di là di qualche distrazione, ieri è stato fotografato a pranzo con la sua famiglia al centro commerciale di Orio al Serio nei pressi dell'aeroporto di Bergamo, Giambruno "sta sotto un treno"; in un attimo ha visto crollare la sua vita; si sentiva re e si è ritrovato senza scettro, una fragorosa caduta che ha mandato il suo mondo in pezzi. Ci ha messo tanto di suo, perché quasi tutti quelli che lo conoscevano prima della sua "ascesa" sono concordi nel dire che non era così: certo l’atteggiamento sopra le righe lo aveva, ma con il tempo si sono aggiunte una certa arroganza e presunzione che gli avevano fatto credere di essere intoccabile, di potersi permettere qualunque uscita, perché lui era quello che in agenda aveva i numeri della gente che conta. Da re a reietto.