MediaTech
Instant Articles è un flop: Facebook pronta a negoziare
Da quanto è nato, Instant Articles genera sempre la stessa domanda: è un'arma nelle mani dei giornali o quella che li ucciderà? Risposta in attesa di giudizio, anche se il primo test non è stato all'altezza delle aspettative.
I ricavi pubblicitari non hanno soddisfatto gli editori. O almeno non sono stati proporzionati al prezzo che grandi giornali come il Washington Post e il New York Times hanno dovuto pagare: la cessione di un pezzo della loro sovranità.
Il problema sta nella scarsa visibilità (la maggior parte dei giornali ha scelto un banner di 320x250 ogni 500 parole) e nell'impossibilità di vendere alcuni formati (come il rich-media).
“Abbiamo ricevuto molte lamentele da parte dei pubblicitari”, ammette Michael Reckhow, product manager di Instant Articles di Facebook. “Stiamo testando dei miglioramenti da apportare al prodotto per renderlo più appetibile. Uno dei nostri obiettivi principali, infatti, è quello di lavorare in modo collaborativo con i nostri clienti, per cercare di capire al meglio i loro bisogni”.