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Masterchef Italia, l'attacco di Francesco: "Non maltrattateci, siamo persone"

Il concorrente eliminato: "Per lo stress vado dall'analista"

MasterChef, il concorrente eliminato ai giudici: "Non maltrattateci"

“A voi chef: ricordatevi che non avete solo gli aspiranti chef, ma anche delle persone davanti”. Finisce con questa stilettata l'avventura di Francesco Girardi a Masterchef Italia. Dopo l'eliminazione subita nella puntata di giovedì, l'aspirante masterchef si è rivolto così ai tre giudici. Pronta la risposta di Antonino Cannavacciuolo, che rivolgendosi agli aspiranti chef ancora in gara ha detto: “Se non tenessimo in considerazione il fatto che abbiamo davanti delle persone, credetemi non ci sarebbe nessuno in balconata”.

Come spiega il Corriere della Sera, le sue parole hanno scatenato un dibattito sul web tra chi si schiera con lui e chi invece difende i giudici. Lo stesso Corriere ha parlato con Girardi, che spiega: "Non mi sono mai sentito trattato da loro in modo irrispettoso, nutro per tutti e tre grande stima. Non li ho trovati arroganti né maleducati o fuori luogo: i commenti erano sui miei piatti, oggettivamente pieni di errori. E in cucina è sacrosanto essere rigorosi". Poi aggiunge: "Quello che ho voluto dire è che ci hanno trattato da cuochi professionisti, quando nessuno di noi lo è. Siamo solo dei comuni mortali che si sono cimentati in cucina".

Sempre al Corriere della Sera, Girardi afferma che "sarebbe bastata qualche pretesa in meno durante le prove. La pressione, interna ed esterna al programma, è tanta. Diciamo che questa uscita anticipata da Masterchef mi è costata qualche seduta dall’analista: io sono un tipo che di solito gestisce bene l’ansia, mi rimprovero di essere andato nel pallone e di essere uscito non per un piatto stellato riprodotto male, ma per degli gnocchi e una cotoletta". 

Sempre il Corriere riporta le parole dei giudici e degli autori del programma che spiegano come il rispetto ci sia sempre stato. Locatelli: "L’idea dell’umiliazione non fa parte della mia filosofia di vita". Cannavacciuolo: "A casa mia se non finivo il cibo a pranzo me lo ritrovavo a cena, figuriamoci se nei miei ristoranti qualcuno lancia i piatti. E men che meno in tv. Da quando ci sono io nessuno è mai stato preso di mira". E Barbieri: "Il rispetto è la base".