MediaTech
Mediaset, accordo fatto con Vivendi. Premium passa ai francesi
Mediaset-Vivendi: l'Italia spalanca le porte a Bolloré
Accordo fatto: Mediaset e Vivendi diventano soci. Una partnership che fa entrare Vincent Bollorè nel capitale del Biscione e la famiglia Berlusconi in quello del gruppo francese.
In base agli accordi, si legge in una nota, il 3,5% del capitale di Vivendi sarà scambiato con il 3,5% del capitale di Mediaset. Il peso non è lo stesso. Per cui, a uno scambio di quote simili, Mediaset ha dovuto mettere sul piatto Premium. La pay tv diventa francese al 100%. Un accordo logico per entrambi i fronti. Mediaset si libera di un prodotto costato molto e con ritorni finora modesti. Vivendi rafforza la presa sulla tv a pagamento, creando un'entità europea con "più di 13 milioni" di abbonati complessivi.
Per tre anni, Vivendi non potrà possedere una partecipazione complessiva superiore al 5%. Poi, però, Bollorè sarà libero di crescere. E niente esclude che, come già avvenuto in Telecom, possa prendere campo. Tre anni sono lunghi, ma Vivendi ha posto le basi per essere il maggiore azionista del primo operatore tlc (quale già è) e del principale operatore televisivo privato italiano.
"È un accordo di cui siamo molto soddisfatti", ha affermato il vice presidente e amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. "È una scelta strategica che abbiamo assolutamente cercato, la migliore possibile". In sostanza Mediaset si alleggerisce: Premium diventa un asset da far fruttare, per passare all'incasso con quel 3,5% detenuto in pancia alla nuova proprietà. Con in più la possibilità di aprirsi a un mercato europeo.
L'intesa comprende inoltre "iniziative per la produzione e la distribuzione in comune di contenuti audiovisivi e la creazione di una piattaforma tv globale over-the-top". Mediaset potrà quindi puntare maggiormente sui contenuti, usufruendo di una piattaforma continentale che da sola non avrebbe potuto costruire.
In vista di una possibile osmosi tra i due cda, Berlusconi è cauto: "Parliamo di due società quotate con consigli in carica. Ad oggi il mio ingresso nel cda di Vivendi non è previsto, ma se il contributo di uomini di Vivendi in Mediaset e di noi in Vivendi, verrà giudicato importante non è escluso che avvenga in futuro". La domanda non è "se" ma "quando".
La notizia, attesa, ha già in parte scontato il suo effetto sui titoli: Mediaset ha chiuso la seduta a 3,50 euro, per un progresso del 5,36%. Più modesta la reazione di Vivendi, +0,85% a 18,42 euro.