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Meta spegne le News. "Gli utenti non vengono su Facebook per le notizie"
Mark Zuckerberg

Meta spegne le News. "Gli utenti non vengono su Facebook per le notizie"

Meta Platforms ha fatto sapere che non pagherà più gli editori di notizie australiani per i contenuti che appaiono su Facebook e non sarà più presente Facebook News negli Stati Uniti e in Australia a partire da aprile. "Non stipuleremo nuovi accordi commerciali per i contenuti di notizie tradizionali in questi Paesi e non offriremo nuovi prodotti Facebook specifici per gli editori di notizie".

“Come azienda dobbiamo dedicare il nostro tempo e le nostre risorse alle cose che le persone ci dicono di voler vedere di più, compresi brevi video. La quota di persone che usano Facebook News in Australia e negli Stati Uniti è diminuita di più dell’80% lo scorso anno - fanno sapere dal gruppo di Mark Zuckerberg - Sappiamo che gli utenti non vengono su Facebook per le news e per i contenuti politici: vengono per collegarsi ad altre persone e scoprire nuove opportunità, passioni e interessi. Come già dicemmo nel 2023, le news costituiscono meno del 3% di quello che le persone in tutto il mondo vedono nel loro feed di Facebook, e sono una piccola parte dell’esperienza per la grande maggioranza di loro”.

Meta sottolinea che le modifiche legate a Facebook News non avranno impatti sui suoi prodotti e servizi in questi Paesi e le persone potranno comunque visualizzare i collegamenti agli articoli di notizie su Facebook. Gli editori di notizie avranno ancora accesso ai propri account e alle proprie pagine, nello stesso modo in cui può farlo qualsiasi altro individuo o organizzazione.

Meta: Ue chiede informazioni su abbonamenti senza pubblicità Facebook e Instagram

La Commissione Europea ha inviato formalmente a Meta una richiesta di informazioni in base alla legge sui servizi digitali (Dsa), in cui le chiede di fornire maggiori dettagli sulle opzioni di abbonamento senza pubblicità sia per Facebook che per Instagram. In particolare, Meta dovrebbe fornire informazioni sulle misure adottate per rispettare gli obblighi relativi alle pratiche pubblicitarie di Facebook e Instagram, ai sistemi di raccomandazione e alle valutazioni dei rischi legati all’introduzione di questa opzione di abbonamento. La richiesta di informazioni affronta anche diversi argomenti che erano già inclusi nelle richieste inviate a Meta dall'ottobre 2023: si tratta dei contenuti terroristici, della gestione del rischio relativo al discorso civico e ai processi elettorali e della protezione dei minori.

L'attuale richiesta di informazioni si basa sulle precedenti risposte di Meta e richiede ulteriori dettagli riguardanti la metodologia alla base delle relazioni di valutazione del rischio e delle misure di mitigazione di Meta, la protezione dei minori, le elezioni e la manipolazione dei media. Si chiedono inoltre a Meta informazioni relative alla pratica del cosiddetto 'shadow banning' e al lancio dei thread. Meta deve fornire le informazioni richieste che si basano sulle precedenti risposte di Meta alla Commissione entro il 15 marzo e sulle altre entro il 22 marzo 2024. Sulla base della valutazione delle risposte, la Commissione valuterà i passi successivi: non è esclusa l’apertura formale di un procedimento. Per il Dsa, la Commissione può imporre sanzioni per informazioni errate, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni.






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