Napoli, Il Mattino via dal Chiatamone. Proclamato lo stato di agitazione
Il Mattino dovra lasciare la sede della centralissima via Chiatamone entro gennaio. Giornalisti in rivolta
Il Mattino perde la sua casa. Dopo 56 anni, lo storico quotidiano napoletano dovrà infatti lasciare la sede centrale di via Chiatamone per trasferirsi al Centro direzionale per scelte aziendali.
L'editore, Francesco Gaetano Caltagirone, dispone già di un immobile, chiamato proprio Torre Francesco, al Centro direzionale. Dunque è probabile che la nuova sede del quotidiano si trasferisca lì.
La scelta di sfrattare i giornalisti dall’immobile di via Chiatamone, che si trova a pochi metri da Chiaia e dal lungomare liberato, dipende molto probabilmente dalla crisi che affligge il giornale: il palazzo infatti vale molto e può essere utilizzato in maniera più remunerativa.
Nel 2009, quando dichiarò il primo stato di crisi, il Mattino contava oltre 100 giornalisti. Oggi arriva a stento a una sessantina e le vendite in edicola sarebbero scese sotto le 30.000 copie, peraltro vendute a 1.20 euro. Poche settimane fa ha prepensionato due tra le sue firme più prestigiose, Pietro Treccagnoli e Rosaria Capacchione.
Immediata la reazione della redazione che si è detta "perplessa e attonita per una scelta che mette in discussione la centralità sia geografica che culturale del quotidiano, e quindi il suo rapporto con la città". L'assemblea ha quindi deciso di dichiarare "all'unanimità lo stato di agitazione permanente e dà mandato al Cdr di mettere in campo tutti gli strumenti di lotta per risolvere la crisi".