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Nomine Rai, Conte tratta con Meloni: "Sì a un nome di garanzia". Potrebbe ottenere la direzione di un Tg, ma...

di Redazione Mediatech

Spuntano Minoli o Di Bella per la presidenza ma FI insiste per Agnes

Nomine Rai, asse Conte-Meloni. Ma il leader del M5s chiede qualcosa in cambio

Giuseppe Conte ha fatto un passo verso la maggioranza di governo per sbloccare la questione delle nomine in Rai. Un segnale che ha rotto il fronte fin qui compatto de "campo largo" e che apre a nuovi scenari fin qui imprevisti. Dietro alla mossa del leader del M5s potrebbe esserci la volontà di ottenere qualcosa in cambio, si ipotizza la direzione di un telegiornale ma le trattative sono ancora in corso. "Se ci fosse un presidente autorevole, - ha detto Conte e lo riporta La Repubblica - assolutamente non riconducibile a logiche partitiche, certo che lo voteremmo, nell’interesse del servizio pubblico. Ma non mi sembra siano i nomi di cui si parla", ha poi aggiunto, per fugare ogni dubbio sull’appoggio a Agnes. Il fatto è che il Pd non si fida. Sa bene che Conte vuole la riconferma in Cda dell’uscente Alessandro Di Majo. E che aspira a occupare, come già fatto in passato, alcune postazioni strategiche, specie nell’informazione: il bersaglio grosso sarebbe il Tg3, che però è difficile sottrarre all’influenza dei cugini dem.

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La novità è che pure Giorgia Meloni si rende conto che un Cda monocolore potrebbe essere un problema per lei. Perciò sarebbe scesa in pressing su Antonio Tajani per - prosegue La Repubblica - convincerlo a convergere su un nome di garanzia — Giovanni Minoli o Antonio Di Bella i più gettonati — in grado di persuadere Conte. Ma il forzista Maurizio Gasparri smentisce: "Agnes è una professionista terza, non ha ruoli politici, né mai li ha avuti. Nessuno ci ha chiesto di cambiare cavallo e nessuno lo farebbe". Intanto la Rai è nel caos. Anche a causa della crisi di alcuni programmi di punta: Reazione a catena, condotta da Pino Insegno, ha perso 5 punti rispetto alla passata stagione, provocando il crollo del Tg1, che nei primi 15 giorni di settembre viaggia due punti sotto la media dello scorso anno.