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Nomine Rai, intesa: il meloniano Rossi ad, idea Agnes per la presidenza
Patto tra Meloni e Salvini sui vertici Rai. Intanto Fuortes potrebbe tornare in pista per il Maggio musicale fiorentino
Intesa sulle nomine Rai: il meloniano Rossi ad e Agnes verso la presidenza
C'è l'intesa sulla Rai. Lo scrive oggi la Stampa, in un retroscena in cui si dà conto del patto tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sui nuovi vertici della televisione pubblica, che sarebbe avvenuto in una telefonata di cui ha dato conto Dagospia. Secondo la Stampa, "l’intesa siglata prevede che l’attuale direttore generale, Giampaolo Rossi, prenda il posto di Roberto Sergio oggi amministratore delegato, secondo i desiderata di FdI che considera Rossi il suo uomo di punta".
Sempre per la Stampa, "Sergio, invece di prendere il posto di Rossi, tornerebbe a Radio Rai, dove aveva mantenuto l’interim, come direttore generale", mentre "al posto di Rossi dovrebbe andare così l’attuale direttore Intrattenimento Prime Time, Marcello Ciannamea", che sarebbe sostenuto da Salvini.
Per quanto riguarda la presidenza, la Stampa fa il nome di Simona Agnes, che definisce "fortemente spinta da Gianni Letta". Ma in questo caso bisogna passare per la Vigilanza dove occorrono i due terzi dei voti e, scrive la Stampa, "Non è detto che il Pd possa accettare Agnes".
Il Corriere della Sera si concentra invece sulla figura di Carlo Fuortes, che "è un anno ormai che aspetta un incarico". Secondo il Corriere, Fuortes, "poteva restare a fare l’amministratore delegato della Rai, lì dove lo aveva messo Mario Draghi, con tutti i favori di legge. Ma le elezioni le aveva vinte Giorgia Meloni, unica oppositrice, e a lui era sembrato giusto, o conveniente, fare un passo indietro". Ora forse scrive il Corriere della Sera che potrebbe tornare in posta con un incarico di sovrintendente del Maggio musicale fiorentino.