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Ore14, Perrino: “Con pandemia imbarbarimento e diffidenza verso il prossimo”

Il direttore di Affari Angelo Maria Perrino è intervenuto a Ore 14 per commentare i tragici fatti di Ercolano: due ragazzi uccisi perché scambiati per ladri

Ercolano, due ragazzi uccisi perché scambiati per ladri: se ne parla a Ore 14 su Rai2

La puntata di Ore 14 di venerdì 29 ottobre si è aperta con un tema di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica italiana: a Ercolano, vengono uccisi 2 ragazzi a sangue freddo dal padrone della casa davanti a cui stavano chiacchierando perché temeva che fossero dei ladri. I due giovani erano di rientro da una partita di calcetto e si era fermati in auto a parlare, proprio sotto la casa dell'uomo che poi li ha uccisi temendo fossero lì per tentare un furto. (Leggi qui la notizia)

Tra gli ospiti del conduttore Milo Infante, è in studio anche il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino, mentre in collegamento intervengono anche la criminologa Roberta Bruzzone e il sindaco di Ercolano Ciro Buonajiuto, che riporta tutto lo sgomento della popolazione locale davanti alla tragedia.

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La Bruzzone fa notare come gli elementi finora conosciuti fanno propendere per un’esecuzione a sangue freddo, non certo per una legittima difesa. Interpellato sui fatti, il direttore Perrino avanza un’ipotesi: la diffidenza di quest’uomo, che vede in due innocui ragazzi dei ladri da uccidere, è frutto di un clima di paura e mancanza di fiducia nel prossimo che ha preso sempre più piede con l’emergenza pandemica da Covid-19.

“Quello che è successo a Ercolano è una tragedia portata agli estremi, ma questa diffidenza diffusa e questo clima di paura costante riguardano tutti, ormai”.

 

Monica Setta concorda: “La pandemia ci ha chiuso in casa ma non solo: ha anche chiuso la nostra mente. Non è certo una giustificazione per questo omicidio, sono madre di una ragazza di 24 anni e ho paura per lei in un clima del genere, ma anch’io credo che lo stato di emergenza continuo abbia influenzato in modo negativo la nostra percezione del prossimo”.

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“Non credo sia colpa del Covid” interviene la scrittrice Antonella Boralevi. “Certo c’è un fondo di verità in questo ma così si richia di giustificare comportamenti ingiustificabili. Questa paura estremizzata c’è davvero o viene costruita ad arte dal racconto della realtà che si ogni giorno sui media?”.

“Già gli antichi dicevano: homo homini lupus” risponde il direttore Perrino, rimarcando come questa guerra fratricida tra uomini in momenti difficoltà appartiene alla storia dell’umanità da sempre.

“L’assenza di sicurezza per le strade è un dato oggettivo” rimarca il sindaco di Ercolano, “e l’agitazione che viene amplificata da questo senso di paura è uno dei problemi che bisogna affrontare con un dialogo sereno tra istituzioni e cittadini”.

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“Una sorta di imbarbarimento acuito dallo stato emergenziale in cui ci troviamo da quasi due anni”, riassume il conduttore Infante, che, mentre il dibattito si anima, riporta una notizia appena arrivata in studio sul caso Sabrina Beccalli: “Alessandro Pasini viene assolto dall’accusa di omicidio volontario e condannato solo per aver dato fuoco al corpo della ragazza”.

“La salma venne distrutta dal fuoco” ricorda la criminologa Bruzzone, “fu inizialmente scambiata per quella di un cane e smaltita, e questo non ha permesso di fare le dovute rilevazioni, compromettendo le indagini e impedendo di trovare le prove per condannare per omicidio Pasini”.

In conclusione della puntata, viene poi mostrato un post di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, pubblicato su Facebook per chiedere rispetto per la propria famiglia, dopo che si sono susseguiti diversi episodi di account fake creati solo per offendere ripetutamente sui social la sua famiglia.

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