Presidenza Rai, torna l’opzione Foa con mozione della Lega
Mattinata di riunione per la Commissione di Vigilanza Rai. Oltre al via libera al regolamento sulla par condicio per le elezioni di Trento e Bolzano, nodo centrale per la bicamerale resta la situazione dei vertici di Viale Mazzini. Per sbloccare lo stallo la Lega, come annunciato da Paolo Tiramani durante la riunione, ha presentato una mozione che impegna il consiglio di amministrazione della Rai “a procedere con sollecitudine all’adozione di una nuova delibera di nomina del presidente, senza limitazioni all’eventuale candidatura di ciascun consigliere con l’esclusione del solo amministratore delegato, al fine di consentire alla Commissione di esprimersi e dare quindi piena operatività al sistema radiotelevisivo”.
L’ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza ha stabilito che gli emendamenti alla mozione dovranno essere presentati entro il 18 settembre, mentre la discussione avverrà il giorno dopo, il 19 settembre. La formulazione lascerebbe campo aperto a una riproposizione della candidatura di Marcello Foa per la carica di presidente.
Il suo nome, ricordiamo, era già stato bocciato in Commissione di Vigilanza con il voto contrario di Forza Italia, ma ora – qualora si raggiungesse un accordo più ampio tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi – potrebbe avere il via libera. I Dem annunciano battaglia. Per questo i capigruppo di Camera e Senato hanno raccolto un parere legale che esclude la possibilità di ripresentare un candidato già respinto in Vigilanza. Intanto alcuni parlamentari hanno già espresso il loro disappunto. “La maggioranza insiste sull’illegittima nomina di Foa presidente della Rai”, ha twittato Davide Faraone, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza, accusandola di calpestare “ogni principio democratico”.
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