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Che Tempo che fa: cancellarlo danneggia Salvini, la Rai e fa un favore a Fazio

Marco Zonetti

L'Ad Salini tenta di salvare le puntate del 27 maggio e del 3 giugno per scongiurare un danno economico per l'azienda. E le implicazioni politiche...

Dopo la decisione di cancellare proditoriamente tre lunedì di Che fuori tempo che fa, l'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini si dimostra il più assennato della situazione e tenta di recuperare le puntate del 27 maggio e del 3 giugno prossimi.

Salini deve aver capito che eliminare tre puntate di una trasmissione che porta a casa il 13%, quando già sono state pagate dall'azienda, significa perdere gli introiti derivanti dagli sponsor che hanno già comprato gli spazi pubblicitari nelle puntate in questione.

Mandare per esempio in onda un film il 3 giugno, in seconda serata, è una scelta totalmente scellerata, visto che un film in prima visione in prime time non arriva talvolta al 10%... figuriamoci dopo le 23,30.

Oltre al fattore economico, vi è anche un danno politico... e proprio a colui che, invece, dovrebbe esserne avvantaggiato. Eliminare Fabio Fazio due settimane prima della campagna elettorale rafforza l'idea che Matteo Salvini sia una sorta di "dittatorello" , che Rai1 sia totalmente asservita a lui e che si sia ispirato all'editto bulgaro di Silvio Berlusconi, il che va a tutto vantaggio dei detrattori e degli stessi alleati pentastellati, che in queste ore gli stanno col fiato sul collo profittando delle sue débacle.

Riteniamo che la decisione di cassare Fazio sia stata presa senza consultare Salvini, al quale la cancellazione di tre puntate del programma del suo nemico pubplico numero uno toglie molte munizioni da sparare nei comizi. 

In ultima analisi, la decisione di Rai1 fa di Fabio Fazio una specie di "martire", rapportato all'aguzzino leader del Carroccio che ha voluto imbavagliarlo. Eliminare Fazio non appare infatti come un segno di forza da parte del Ministro dell'Interno, bensì di debolezza. E chi ha preso questa decisione, se voleva avvantaggiarlo, ha preso un grosso abbaglio.