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Rai,"Girano tante fake news”. L’ad Sergio si infuria contro la disinformazione
In sede di cda Rai, l'ad ha tenuto a smentire uno per uno i rumor su ascolti, contratti e chiusura canali e programmi tv
Rai, l'ad Sergio fa chiarezza sulle fake news in sede di Cda: dagli ascolti al rinnovo contratti
L'ad Roberto Sergio non ci sta: stanno circolando troppe bufale sul conto della Rai negli ultimi mesi. Così, nella riunione di Cda del 16 novembre, Sergio ha presentato un documento per chiarire le principali ''fake news''. L'ad ha assicurato che «la certezza delle risorse consentirà, anche con il Piano Immobiliare che stiamo varando, di portare a conclusione il Piano Industriale in coerenza con il Contratto di Servizio. Per questo siamo in costante contatto con il Mef e Mimit». Lo riporta La Stampa.
Quanto agli ascolti, l'ad ha spiegato che «è falso che i canali generalisti della Rai hanno perso il primato. Dal 1 gennaio al 12 novembre Rai1, Rai2, Rai3 hanno il 30,4% di share contro il 26,3% delle reti generaliste del principale competitor nell'intera giornata. In prima serata il divario aumenta con Rai al 31, 9% e il principale competitor al 26.4%. Dal 10 settembre al 12 novembre i canali generalisti della Rai nell'intera giornata ottengono il 29,1% contro il 26,6% del principale competitor. Dal 1 ottobre al 12 novembre nell'intera giornata il divario in favore di Rai è pari a 3 punti di share: 29,5 % rispetto al 26,5% . Cresce fino a 5 punti in prima serata 30,6% contro il 25,8%».
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Sergio ha fatto anche il punto sull'indebitamento finanziario netto, affermando che «è falso» che "crescerà fino a 650 milioni di euro come previsto dal budget della precedente gestione. E' vero invece che grazie ad una attenta azione di razionalizzazione dei costi a fine anno tale cifra risulterà inferiore ai 600 milioni di euro".
L'amministratore delegato della Rai ha affermato che anche la notizia che le entrate pubblicitarie siano in calo è una fake news: «Nonostante la Rai sia sottoposta ad una normativa molto stringente sull'affollamento - ha chiarito - la concessionaria Rai Pubblicità chiuderà l'anno in corso con una importante crescita rispetto alla previsione di budget 2023. E' poi necessario ricordare che la Rai, in quanto servizio pubblico, non trasmette pubblicità su Rai Yoyo, RaiStoria, Rai5 e Rai Scuola».
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Una bufala anche la notizia che Rai Sport sia destinata a chiudere. «Lo sport è e sarà sempre più protagonista dell'offerta nei prossimi mesi - ha ribadito Sergio - con le Olimpiadi, le Paralimpiadi, gli Europei di Calcio, il ciclismo. Oltre 2000 ore di produzione all'anno. E' di questi giorni, inoltre, il grande successo di ascolti per gli 'Atp Finals' di tennis a Torino trasmessi in chiaro».
Anche sulle presunte epurazioni, Sergio ha smentito categoricamente: «Nessun conduttore è stato cacciato. Come dichiarato dagli stessi interessati si è trattato di una loro libera scelta professionale». Sul giornalismo d'inchiesta, l'Ad ha smentito che sparirà dalla Rai: «Per il Servizio Pubblico resta fondamentale. Gli storici programmi sono stati confermati ed altri partiranno a breve», ha scandito.
Sergio ha anche stigmatizzato le voci secondo le quali la Rai vorrebbe procedere a licenziamenti, spiegando che «presto, invece, partirà un confronto sul rinnovo del contratto quadri, impiegati e operai e, inoltre, sono previste iniziative di formazione per creare nuovi profili professionali in linea con una moderna Digital Media Company». L'ultima 'fake' che l'ad ha inteso smentire, infine, è quella che riguarda i suoi rapporti con il dg Giampaolo Rossi: «Sono false tutte le ricostruzioni giornalistiche che descrivono 'rapporti molto tesi’». In più occasioni, infatti, entrambi hanno ribadito che sono legati da profonda stima e sincera amicizia" ha concluso Sergio.