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Teen Vogue, direttrice costretta a dimettersi. Emersi tweet anti-asiatici

Alexi McCammond per la rivista statunitense sarebbe stata la terza direttrice afro-americana

Teen Vogue, tweet anti-asiatici e omofobi del 2011: costretta a dimettersi

Bufera a Teen Vogue, il noto mensile statunitense cugino del più celebre Vogue ma per lettori teenagers. La nuova direttrice della rivista Condé Nast è stata costretta a dimettersi prima di iniziare. Alexi McCammond, 27 anni, giornalista reporter per il sito "Axios", avrebbe dovuto iniziare il 24 marzo nel nuovo incarico ma si è dimessa giovedì.

La redazione del magazine ha lamentato dei tweet anti-asiatici e omofobi risalenti al 2011, quando Alexi era lei stessa adolescente, e riemersi all'inizio di questo mese in relazione al licenziamento del fidanzato alla Casa Bianca. Per i tweet riemersi McCammond si era scusata già nel 2019, cancellandoli, e si è scusata anche a inizio marzo, ma i tweet "offensivi e idioti" riemersi sui social quando il 5 marzo era stata annunciata la nomina hanno provocato le proteste di molti dipendenti Condé Nast con i vertici del gruppo, e nonostante i tentativi della Wintour di salvare l'assunzione di Alexi, alla quale aveva pensato proprio per dare un'impronta più inclusiva al gruppo dopo le accuse di razzismo che avevano portato alle dimissioni di un altro direttore, Adam Rapoport di "Bon Appetit".  

Alla fine Condé Nast ha annunciato il congedo in una email al personale dopo varie pressioni da redattori,  lettori e qualche inserzionista. Alexi ha fatto sapere di essere rammaricata perché "vecchi tweet hanno fatto ombra al lavoro fatto da allora". Sarebbe stata la terza direttrice afro-americana dopo Lindsay Peoples Wagner e Elaine Welteroth per il mensile. 

I suoi tweet anti-asiatici del 2011 sarebbero costati a Condé Nast una campagna pubblicitaria, si legge sul Daily Mail. Numerosi gli stereotipi anti-asiatici nei cinguettiii della giornalista. Wintour, chief content officer e direttore editoriale globale di Vogue, era a conoscenza dei tweet razzisti decennali e li aveva discussi con i leader di colore a Condé Nast prima che l'incarico venisse offerto, riferisce il New York Times.