MediaTech

Mdp: "La fusione Wind-Tre mette a rischio 900 posti di lavoro"

Piras (Mdp): "Fusione Wind-Tre, governo chiami a responsabilità sociale queste aziende"

Tlc: Mdp, fusione Wind-Tre mette a rischio 900 posti di lavoro

Novecento posti di lavoro a rischio a causa della fusione tra Wind e Tre. A denunciarlo e' Articolo 1-Mdp, che chiama in causa il Ministero dello Sviluppo economico. In una conferenza stampa alla Camera, il capogruppo Francesco Laforgia e il parlamentare Michele Piras hanno spiegato: La fusione tra le societa' Wind e Tre, con la conseguente esternalizzazione di alcuni servizi, mette a repentaglio i profili occupazionali e industriali di 900 persone negli impianti produttivi di Genova, Palermo, Roma e Cagliari. L'operazione, "comporta un progressivo snellimento degli insediamenti che rischia di depauperare il know-how tecnologico e industriale nel campo delle tlc del nostro paese a vantaggio di compagini societarie alquanto opache. Il governo deve tutelare i posti di lavoro messi a repentaglio dal piano industriale ma anche evitare che operazioni finanziarie servano a depredare conoscenza e competenza tecnologica per portarla altrove", ha affermato Piras. Mdp si rivolge quindi al Mise e in un'interrogazione chiede "quali iniziative urgenti si intendano assumere".

Wind Tre: sindacati chiedono incontro a Calenda su call center

I sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, hanno chiesto un incontro urgente al ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, per impedire la cessione del ramo d'azienda delle attivita' del call center di Wind Tre, in cui sono impiegate 912 persone. Le segreterie nazionali delle tre sigle, chiedono l'incontro in tempi brevi "in relazione all'avvio da parte della Societa' Wind Tre SpA della procedura ex art. 47 legge 428/90 per la 'cessione di ramo d'azienda' delle attivita' denominate 'call center 133' con sedi operative a Genova, Cagliari, Roma e Palermo".