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Twitter via dall'Italia: i tagli colpiscono la sede di Milano

Twitter chiude gli uffici italiani. La sede milanese rientra nella riduzione dei costi, che prevede il taglio del 9% della forza lavoro globale

Twitter abbandona l'Italia.

La sede italiana rientrerà nel piano di tagli varato da Jack Dorsey. La conferma arriva dall'avvio di una trattativa sindacale che coinvolge i 16 dipendenti degli uffici milanesi, inaugurati nel 2014 sotto la guida di Salvatore Ippolito.

In due anni molto è cambiato. Da social in espansione, Twitter ha dovuto affrontare le difficoltà di bilancio. E si è trovata, di conseguenza, a sostenere forti tagli nella speranza di rendersi più appetibile o pesare meno sul fatturato. La prima speranza (quella della vendita)è andata perduta: Google, Salesforce e Disney si sono fatte avanti ma non hanno concluso l'operazione. Le ombre sull'Italia (sede dove non si fa sviluppo, a differenza di Olanda e Germania) sono arrivate con l'annuncio del taglio di 350 dipendenti, cioè del 9% della forza lavoro globale.

Nel piano di riduzione dei costi è rientrato anche Vine. Il social delle clip video ha annunciato la chiusura dopo il tracollo di utenti, migrati verso Facebook Live e Snapchat.