Medicina
Aviaria H5N8, una nuova pandemia nel prossimo futuro dell’umanità
Due scienziati cinesi agitano la comunità scientifica mondiale
Lo si dice spesso, una pandemia tira l’altra, purtroppo, ma quello che due scienziati cinesi, Weifeng Shi e George Fu Gao hanno ipotizzato che potrebbe succedere a breve è davvero preoccupante.
Orbene i due sulla prestigiosa rivista Science hanno sostenuto che, dopo il Coronavirus, dovremmo aspettarci un'altra pandemia provocata dal noto virus dell'influenza aviaria codificato come H5N8 e soprattutto dalle sue varianti.
L'agente patogeno non è nuovo e circola in Europa da oltre sei anni colpendo milioni di uccelli selvatici e polli.
Già a febbraio di quest’anno la Russia aveva avvertito, contrariamente ha quanto aveva fatto la Cina per il Covid-19, che il virus aveva contagiato per la prima volta esseri umani. Nel caso specifico dei lavoratori impiegati in una fattoria “mostre” da quasi un milione di galline nel’Astrakan. Positivo il fatto che nessuno avesse mostrato sintomi.
I due cinesi sono sembrati molto meno ottimisti ”La diffusione mondiale dei virus dell'aviaria H5N8 è un problema di salute pubblica che potrebbe causare pandemie drammatiche nel mondo”.
I due non sono proprio degli sconosciuti: George Fu Gao è il direttore generale del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie e Weifeng Shi è direttore nel Laboratorio per le malattie infettive presso le università dello Shandong. Insieme hanno lavorato anche sul Covid-19.
Ben 46 paesi tra Asia, Africa ed Europa hanno segnalato epidemie di aviaria negli uccelli, una prima variante dell’H5N8 ha obbligato a sopprimere oltre 20 milioni di polli in Corea del Sud e Giappone.
“Non dobbiamo assolutamente sottovalutare il problema” dicono i due scienziati ,anche se alcuni colleghi veterinari europei ricordano come già l'agenzia europea ECDC avesse ritenuto il rischio piuttosto basso sia per i lavoratori del comparto avicolo, sia per la popolazione in generale.
I virus dell'influenza, così come il Coronavirus, hanno due proteine sulla loro superficie, emoagglutinina (H) e neuraminidasi (N), con sottotipi numerati diversi, da cui il nome H5N8.
Questi tipi di virus, osservano molti virologi, passano di tanto in tanto dagli uccelli alle persone.
L'H5N1 ha causato centinaia di casi umani, molti dei quali fatali, ad Hong Kong nel 1997. Fortunatamente per noi umani il passaggio dagli animali non è così comune ma il vero rischio è quello delle varianti che potrebbero davvero creare i presupposti per una nuova pandemia. Infatti, secondo molti virologi,
La capacità mutazionale del virus dell'influenza è forte e ha il potenziale per generare una pandemia molto peggiore di quella che stiamo soffrendo ora ma questo potrebbe accadere il prossimo mese o tra 100 anni. In ogni caso l’umanità sembra davvero doversi sempre più confrontare con problemi che fino all’anno scorso sembravano solo vicende raccontate nei libri di storia.