Contraccettivo maschile: pillolo maschile, come funziona e effetti collaterali

Contraccettivo maschile, arriva il pillolo anticoncezionale per soli uomini

Anche gli uomini possono contribuire al controllo delle nascite grazie al pillolo, il nuovo contraccettivo ormonale maschile.

A riferirlo è la rivista scientifica Endocrine Society Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism che ha pubblicato la  ricerca coordinata da Mario Philip Reyes Festin dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Dichiara Mario Philip Reyes Festin

“Lo studio ha trovato che è possibile avere un contraccettivo ormonale per gli uomini che riduce il rischio di gravidanze non pianificate per i partner uomini che lo usano. I nostri risultati hanno confermato l’efficacia di questo metodo contraccettivo precedentemente visto in studi di minore entità.”

Contraccettivo maschile: il pillolo e gli altri sistemi di contraccezione per gli uomini

Il contraccettivo ormonale adesso arriva anche per gli uomini. La pillola per gli uomini, comunemente detta “pillolo”, entrerà a far parte di quel piccolo gruppo di metodi contraccettivi per gli uomini, al quale appartengono profilattici e vasectomia che, come si sa, ha effetti irreversibili sulla fertilità.

Contraccettivo maschile: come funziona il pillolo

Il pillolo, parimente alla pillola dedicata alle donne, si basa su una combinazione di testosterone e progestinico che mira ad abbassare la concentrazione di spermatozoi per ogni millilitro di liquido seminale al di sotto di 1 milione, ovvero del 90% rispetto al numero normalmente presente che è di circa 15 milioni per millilitro. 

Contraccettivo maschile: i risultati dello studio e gli effetti collaterali del pillolo

Lo studio, realizzato su 320 gli uomini provenienti da 7 Paesi del mondo (anche dall'Italia) ha dimostrato che il nuovo contraccettivo maschile, il pillolo, è efficace nel 96% dei casi e che, una volta interrotta la somministrazione, il numero degli spermatozoi torna normale. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente sono i probabili effetti collaterali, come disturbi dell’umore (5%) e depressione (3%).