Coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini, i pediatri: "Monitoriamo"
I pediatri italiani monitorano la crescita di casi di malattia di Kawasaki nei bambini. Potrebbe esserci una correlazione con il Coronavirus
Coronavirus e malattia di Kawasaki: aumentano i casi di bambini in terapia intensiva affetti da una sindrome infiammatoria. I pediatri avviano il monitoraggio per verificare una correlazione con il Covid-19
E' risaputo che al Coronavirus potrebbero essere associati sintomi molto particolari, tanto che si pensa che il Covid-19 potrebbe danneggiare anche cervello e cuore oltre ai polmoni. L'ultimo scoperto, però, sembra colpire anche i bambini molto piccoli, categoria che prima sembrava fosse praticamente immune al contagio.
Coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini: primi casi nel Regno Unito
L'allarme è partito dalla Gran Bretagna. Lunedì i pediatri inglesi hanno segnalato un aumento importante di bambini ricoverati in terapia intensiva per una particolare sindrome infiammatoria che colpisce il cuore e i polmoni, portando il sistema immunitario a colpire gli organi del paziente. I medici ritengono possa trattarsi della malattia di Kawasaki. Il Governo non ha rilasciato dati sul numero di bambini colpiti da questa sindrome ma ci sarebbe stata qualche vittima. Il segretario alla Salute Matt Hancock ha affermato che non tutti i piccoli colpiti da questi sintomi erano positivi al Coronavirus e questo rende ancora più complicata la diagnosi, in quanto non c'è certezza che le due patologie siano in qualche modo correlate.
Coronavirus e malattia di Kawasaki nei bambini, i pediatri italiani: "Monitoriamo"
La possibile correlazione tra Coronavirus e malattia di Kawasaki non è sconosciuta in Italia. "Nelle ultime settimane è stato osservato, in particolar modo nelle zone del paese più colpite dall'epidemia da Sars-Cov-2 un aumento della frequenza di bambini affetti da malattia di Kawasaki", sono le parole di Angelo Ravelli, segretario del gruppo di studio di Reumatologia della Società Italiana di Pediatria, riportate da La Repubblica.
I medici del dipartimento Pediatria dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno infatti segnalato un numero di casi di malattia di Kawasaki negli ultimi 2 mesi pari a quello solitamente registrato negli ultimi 3 anni. Gli esperti sottolineano che meno dell'1% dei bambini affetti da Coronavirus sviluppa anche la sindrome infiammatoria e che non ci sono evidenze scientifiche di un collegamento, anche se non è un'ipotesi da escludere a priori.
"Anche nel nostro Paese è attivo un monitoraggio di tutte le manifestazioni insolite a carico dei bambini: un gruppo di studio, ad esempio, sta conducendo un approfondimento su problematiche di tipo reumatologico, mentre altri stanno studiano manifestazioni dermatologiche a carico delle estremità", ha rivelato Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e membro del Comitato tecnico scientifico, a Il Messaggero.
Malattia di Kawasaki: cos'è
"La malattia di Kawasaki - si legge sul manuale MSD - è una vasculite, che a volte interessa le arterie coronariche, che tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 anno e 8 anni (soprattutto under 5 anni). Essa è caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, infiammazione mucosa e linfoadenopatie. Possono svilupparsi aneurismi delle arterie coronariche e rompersi o causare infarto del miocardio. La diagnosi è posta sulla base di criteri clinici; una volta che la malattia è diagnosticata, si effettua un'ecocardiografia. Il trattamento consiste in aspirina e immunoglobuline EV. La trombosi coronarica può richiedere fibrinolisi o interventi percutanei". Senza terapia, la mortalità è inferiore all'1%.
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