Medicina
Impotenza, nuovi trattamenti per combattere disfunzione erettile. Viagra Addio
Sesso, l’impotenza e la disfunzione erettile possono essere curate con trattamenti a base di staminali e il Viagra…… 'va in pensione'
Impotenza, per combattere i problemi di erezione arrivano nuovi trattamenti
L’impotenza o la disfuzione erettile si potranno curare con un nuovo trattamento a base di cellule staminali. Lo hanno scoperto gli scienziati del Centro danese per la medicina rigenerativa, i quali hanno raggiunto un traguardo mai sfiorato neanche dai farmaci tradizionali come il Viagra. Grazie ad una ricerca indirizzata agli uomini che hanno subito la rimozione della ghiandola prostatica a causa del cancro, i ricercatori hanno scoperto che un'iniezione alla base del pene può rinvigorire i nervi e i vasi sanguigni dell'organo sessuale, rendendolo anche più grande.
Disfunzione erettile e impotenza, scoperti nuovi trattamenti per combatterli. E il Viagra va in pensione
La nuova terapia contro impotenza e disfunzione erettile made in Danimarca potrebbe sostituire il Viagra una volta per tutte. La pillola blu a base di sildenafil, infatti, ha spopolato per la sua efficacia nel combattere i problemi di erezione ma ha tanti altri effetti collaterali. Si calcola che il giro d’affari del Viagra nel web sia di 4-6 miliardi di euro soltanto in Italia e che oltre 15.000 siti che vendono Viagra registrino quasi 13 milioni di visitatori al mese. Cifre da capogiro ma solo il 10% delle volte, il principio attivo delle confezioni disponibili online alla vendita della pillola blu è quello giusto e contiene il dosaggio opportuno. Per tutelare la salute dei pazienti, arrivano perciò le cure del futuro, meno falsificabili ma altrettanto efficaci.
Impotenza, nuova terapia per la disfunzione erettile e i problemi di erezione. Lo studio
La medicina rigenerativa ha rivelato che il nuovo trattamento contro la disfunzione erettile testato su 21 pazienti che avevano subito la rimozione della ghiandola prostatica a causa del cancro ha impedito che potesse verificarsi una condizione frequente in questo tipo di pazienti, ovvero la degenerazione dei nervi e dei vasi sanguigni del pene e la perdita della sua funzione sessuale. Di sicuro, come sottolinea il direttore della struttura scandinava Soren Sheikh, i pazienti hanno potuto riconquistare le capacità di erezione per più di un anno, ma saranno necessari studi più ampi per garantire la sicurezza e l’efficacia del nuovo trattamento anche a lungo termine.