Medicina
Malattie urologiche, Pansadoro: "Bisogna abituare gli uomini alla prevenzione"
Malattie urologiche, il professor Pansadoro ad Affaritaliani.it: "Ecco esami e visite urologiche a cui gli uomini dovrebbero sottoporsi"
Intervista al professor Vito Pansadoro, chirurgo urologo, alla guida della Fondazione Vincenzo Pansadoro per la ricerca Uro-oncologica e Direttore del Centro di Urologia Laparoscopica e Robotica.
Professor Pansadoro quali sono le patologie che riscontra più frequentemente?
Da molti anni i nostri interessi nella ricerca e nella terapia si sono indirizzati alle patologie oncologiche dell’apparato urinario. Quindi nell’ordine di frequenza abbiamo i tumori della prostata seguiti dai tumori della vescica ed infine dai tumori del rene.
Lo stile di vita e il livello di prevenzione quanto contano per le patologie urologiche?
Moltissimo, come del resto per le patologie non urologiche. E' necessario tenere a mente che esiste una distinzione tra prevenzione e diagnosi precoce. Ad esempio cessare di fumare è fare della prevenzione dei tumori della vescica che hanno un rapporto diretto con il fumo di sigaretta. Mentre per i tumori della prostata non esiste una qualsivoglia forma di prevenzione, ma eseguire con una certa regolarità il PSA ci permette di fare una diagnosi precoce il che consente il più delle volte di guarire il paziente. La stessa cosa avviene per i tumori del rene. Non esiste prevenzione, ma fare con una certa regolarità una ecografia renale ancora una volta ci permette di fare una diagnosi precoce e quindi di guarire il paziente.
Quali sono gli esami e le visite urologiche a cui gli uomini dovrebbero sottoporsi? e quando andrebbero eseguiti?
I tumori del testicolo sono la forma di tumore più frequente nell’uomo dai 18 ai 35 anni. L’auto palpazione deve essere fatta con regolarità. Se uno dei due testicoli è di volume diverso dal controlaterale bisogna fare una visita con un urologo e sarà fatta una ecografia dei testicoli. Dopo i 50 anni una visita dall’urologo è d’obbligo. Sarà poi lo specialista a consigliare il paziente sugli esami da fare e sulla frequenza degli stessi.
In base ai risultati della visita lo specialista consiglierà o meno di fare una ecografia transrettale per valutare forma e volume della prostata.
Nel caso vi sia una familiarità con il tumore della prostata la prima visita deve essere eseguita a 40 anni. Inoltre una ecografia addominale deve essere fatta con una certa regolarità per escludere patologie, neoplastiche e non, del rene.
Grazie alla sua esperienza perchè gli uomini tardano e fanno fatica a prendersi cura del proprio apparato uro-genitale?
Le donne in questo sono molto più brave ed attive dell’uomo. Il PAP Test e la mammografia sono diventate di uso comune per le donne. Gli uomini hanno ancora qualche difficoltà a sottoporsi ad una visita urologica. E’ una questione di cultura. Infatti molto spesso sono le mogli che fanno fare il PSA al marito e poi lo portano a visita dall’urologo.
Quali sono gli interventi urologici per i quali è preferibile ricorrere alla chirurgia robotica?
Ci sono due interventi in cui il robot la fa da padrone assoluto rispetto alla Laparoscopia classica ed alla chirurgia a cielo aperto: la Prostatectomia radicale Nerve Sparing (in cui vengono risparmiati i fasci neuro vascolari) e la Enucleo/resezione dei tumori renali in fase iniziale. Naturalmente gli interventi eseguiti con il robot grazie alla visione in HD ed in 3D, ingrandimenti fino a 10-15 volte e demoltiplica dei movimenti da 5 ad 1 avranno risultati migliori dovuti al fatto che il robot permette di eseguire delle manovre chirurgiche di una finezza sconosciuta in passato.