Medicina
Proprietà, benefici e controindicazioni dei semi di lino

Semi di lino: controindicazioni e potenziali rischi
Abbiamo appena visto i tanti benefici dei semi di lino, ma come tutti gli alimenti ci potrebbero essere anche delle controindicazioni all’assunzione. Ad esempio, è bene non esagerare con le quantità. Un consumo di grandi quantità di semi di lino, infatti, non è consigliato a causa delle mucillagini, che possono causare mal di stomaco, gonfiori e diarrea.
Inoltre, seppur non ancora molti studi sono stati effettuati, durante la gravidanza e l’allattamento è generalmente sconsigliato consumare semi di lino, a causa dell’elevata presenza di lignani.
Tra le altre possibili controindicazioni derivanti dall’assunzione di semi di lino segnaliamo anche:
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allergia o intolleranza, che potrebbero causare eruzione cutanea, prurito, gonfiore, difficoltà respiratorie o disturbi gastrointestinali;
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problemi intestinali, a causa delle fibre che contengono possono causare disagio intestinale o peggiorare i sintomi in persone con sindrome dell’intestino irritabile o altre condizioni gastrointestinali sensibili alle fibre;
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problemi di coagulazione del sangue, per via degli acidi grassi omega-3 che possono avere un effetto anticoagulante, e per lo stesso motivo, se si assumono farmaci anticoagulanti o si soffre di disturbi di coagulazione del sangue, è consigliabile consultare un medico prima di consumare semi di lino in grandi quantità;
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possibile interferenza con l’assorbimento di alcuni farmaci a causa della loro capacità di formare un gel viscoso nell’intestino, che potrebbe influire sulla biodisponibilità di farmaci orali, come quelli per la tiroide o per il diabete.
In linea di massima è sempre consigliabile, comunque, qualora si volessero inserire i semi di lino nella propria alimentazione quotidiana, rivolgersi a un medico o a un nutrizionista per stabilire la giusta quantità da consumare ogni giorno.