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Immobiliare: Gdf Milano indaga su "banche del cemento", aste da 400 euro al mq

Immobiliare: Gdf indaga su "banche del cemento", aste da 400 euro al mq

Dallo "scheletro" in cemento armato di un palazzo di 3 piani abbandonato da 14 anni, costruito dentro a un cortile e pignorato, di cui il proprietario vorrebbe trasferire i "diritti edificatori" in un'altra operazione edilizia di Milano, fino al fenomeno delle 'banche del cemento': società immobiliari  - riporta l'agenzia LaPresse - che per lavoro vendono cubatura fra un'area e l'altra, senza aver mai costruito un edificio. Ognuna delle centinaia di pagine depositate agli atti delle 14 inchieste della Procura di Milano per abusi edilizi nei cantieri apre agli investigatori nuove domande su come sia stata gestita l'urbanistica del capoluogo lombardo negli ultimi 20 anni. Domande che non necessariamente trovano risposta in un'ipotesi di reato ma si intersecano con quelle che sono state cause e conseguenze del boom del 'mattone'.

Milano, in 10 anni  1.204 operazioni di cessione di quote edilizie

La Guardia di finanza sta approfondendo il fenomeno della "perequazione". Formalmente è legale e prevede il "decollo" dei diritti edificatori da un'area e "l'atterraggio" degli stessi su un'altra. Serve ad aumentare gli indici di costruzione, realizzare tre piani in più su una torre, salire in altezza. E' uno strumento previsto dal Piano di governo del territorio del Comune di Milano e dalla legge regionale lombarda come forma di "incentivazione" alle imprese. Secondo il registro di Palazzo Marino, in 10 anni a Milano sono avvenute 1.204 operazioni di cessione di quote edilizie per centinaia di migliaia di metri quadrati di superficie lorda. Il prezzo cambia di volta in volta. Quando nel 2023 il Comune ha messo all'asta diritti edificatori di sua proprietà per 32mila mq, divisi in 160 lotti da 85.400 euro ciascuno, si è partiti da una base di 427 euro al mq. Almeno 13,6 milioni di euro sono entrati nelle casse di Palazzo Marino.

Diritti edificatori ceduti da un lotto all'altro in zone lontane di Milano

Il filone d'inchiesta esplorativo, sempre secondo quanto riportato da LaPresse, è nato da una coincidenza nascosta nelle pratiche edilizie: risulta che diritti edificatori sono stati ceduti da un lotto di via Frosinone sia per il cantiere delle 'Residenze Lac', sequestrato il 19 luglio al Parco delle Cave, che per le 'Park Towers' di Bluestone affacciate sul Parco Lambro di cui i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici hanno chiesto il sequestro che è stato negato dal gip a gennaio per non danneggiare gli acquirenti terzi, pur parlando di "profili di eclatante illegalità". Via Frosinone è un'area "dislocata nell'estrema periferia ovest di Milano" al "capo diametralmente opposto" del "luogo di atterraggio dei diritti edificatori", hanno scritto i pm. Le 'banche del cemento' coinvolte sono in particolare la Milano Costruzioni srl, che il 30 ottobre 2018 vende a Lakes Park 1.380 mq di superficie lorda di pavimento per le future 'Residenze Lac'. Oggi ha cambiato nome in Sirius Holding. Dal 2014 la società ha realizzato 38 operazioni di cessione diritti edificatori. C'è anche la Boats Bed & Breakfast srl. Risulta(va) avere sede nello stesso indirizzo della Milano Costruzioni, prima di cambiare ragione sociale in International Guest srl, per poi cancellarsi dal registro delle imprese.

Milano, capannoni demoliti che diventano edifici residenziali

Di "diritto edificatorio" si parla anche nel 'verbale di staff' fra i dirigenti dell'urbanistica di Milano del 29 marzo 2022, sequestrato e acquisito dai pm. Un tecnico è stato incaricato dal tribunale di "determinare il valore" dello "scheletro con struttura in cemento armato" di un palazzo. Spiega la travagliata vicenda del cantiere di via Saccardo, zona Lambrate, partito 15 anni fa e mai concluso. Prometteva la "demolizione di capannoni e ricostruzione di due edifici residenziali" e ora è sotto esecuzione immobiliare. Il titolo edilizio ormai è "scaduto" e le nuove norme sui "cortili rendono improbabile" anche con un "nuovo progetto" riproporre "le altezze già realizzate", spiega. Vuole sapere dai superiori se la superficie del "lotto preesistente" possa ritenersi "ancora valida" e se può essere "trasferita come diritto edificatorio da parte dell'operatore". La risposta è positiva con obbligo di "forestazione" nella nuova area privata in costruzione, circostanza di cui l'amministrazione né terrà conto come dotazione di servizi. Un rudere abbandonato si è trasformato in 'verde' urbano. Anche così è cresciuta l'edilizia a Milano.


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