Milano
Milano, i prezzi delle case salgono ancora (+5%). Le cinque zone in ascesa
Seminario organizzato da Aspesi, Intesa Sanpaolo e Immobiliare.it: crescono ancora i costi delle case a Milano
Milano, i prezzi delle case salgono ancora (+5%). Le cinque zone in ascesa
Milano, davvero, non si ferma. Il primo trimestre del 2022, l’anno ufficiale del post-pandemia, ha fatto registrare un incremento del 5% nel prezzo medio rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il capoluogo lombardo continua quindi la sua crescita, spinto anche dai numerosi interventi di riqualificazione previsti per i prossimi anni, dal recupero dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana all’innovativo progetto di trasformazione di Piazzale Loreto. E se l’aumento dei prezzi è una spia per individuare quali zone stanno attirando l’interesse dei potenziali acquirenti, ne consegue che saranno i quartieri della fascia più periferica della città i più attenzionati nel prossimo futuro.
Casa a Milano: il seminario Aspesi: esplodono i costi realizzativi, in difficoltà anche il ceto medio-alto
Questi gli argomenti al centro del dibattito che si è tenuto oggi all’interno del seminario organizzato da ASPESI Milano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Casa e Immobiliare.it (www.immobiliare.it), il portale immobiliare leader in Italia. Federico Filippo Oriana, Presidente Nazionale ASPESI, ha sottolineato come il report di Immobiliare.it e l’illustrazione stessa di Carlo Giordano abbiano confermato che il grande problema dell’abitare a Milano è ora costituito dall’esplosione dei costi realizzativi della casa che la rende inaccessibile perfino ai ceti medio-alti.
I top 5 quartieri di Milano per variazione del prezzo nel confronto tra il I trimestre del 2022 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente
I top 5 quartieri di Milano per variazione della domanda nel confronto tra il I trimestre del 2022 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente
Conseguenza dell’emergenza internazionale, ma non solo. Una sana politica dell’Amministrazione comunale dovrebbe, quindi, tendere alla mitigazione di tali extra-costi per motivi sia sociali che economico-produttivi, recita la nota di Aspesi, Intesa San Paolo e Immobiliare.it che chiude con un accento polemico: "Mentre di tale consapevolezza manca ancora traccia, come la recente determina comunale sui diritti edificatori di proprietà del Comune purtroppo dimostra"