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FI, Ronzulli-Fascina vs Gelmini-Carfagna: chi sta con chi. Mappa. Nomi
Silvio Berlusconi 

Forza Italia, così si divide il partito di Silvio Berlusconi: la mappa di chi sta con chi

Silvio Berlusconi si prodiga. Si impegna. Ce la mette tutta. E tra un festeggiamento e l'altro per la promozione in A del suo Monza, l'ex Cavaliere continua ad affermare attraverso tutti i canali di comunicazione che Forza Italia è coesa attorno alla sua linea, salvo qualche normale e fisiologico distinguo. Sarà, fatto sta che in Parlamento ormai si parla apertamente di tre anime azzurre, divise su molti temi, a partire dall'invio di armi a Kiev e dal rapporto con gli alleati di Centrodestra, Matteo Salvini in testa.

Il primo gruppo è quello che fa riferimento a Licia Ronzulli e a Marta Fascina, spesso più berlusconiani (e salviniani) dello stesso Berlusconi. Con loro certamente il numero due del partito Antonio Tajani, fedelissimo del presidente che sta acquisendo sempre maggiore peso tra la base, gli iscritti e gli amministratori locali. Con Ronzulli-Fascina anche Paolo Zangrillo, deputato e fratello di Alberto Zangrillo, presidente del Genoa ma soprattutto primario del San Raffaele di Milano e medico di Berlusconi. Alla lista va certamente aggiunto l'ex An Maurizio Gasparri, Roberto Pella (responsabile enti locali degli azzurri), il senatore pugliese Dario Damiani, l'ex leghista Roberto Caon e il presidente della Commissione Vigilanza Rai Alberto Barachini. Moderatamente, quindi non in modo netto come gli altri, con Ronzulli e Fascina anche la capogruppo al Senato Anna Maria Bernini e il presidente dei deputati Paolo Barelli.

L'altro fronte, quello centrista, critico con Berlusconi per le posizioni troppo filo-Putin e che non vuole assolutamente sentir nemmeno parlare di federazione con la Lega, è guidato da due ministre, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna. Con loro, non ci sono dubbi, anche il ministro Renato Brunetta, che qualche mese fa con le parole "il nostro presidente" parlava di Draghi e non di Berlusconi e che vorrebbe la riforma della legge elettorale in senso proporzionale in funzione anti Fratelli d'Italia e Lega. Con loro un'altra donna, Claudia Porchietto, responsabile attività produttive degli azzurri. Altri due nomi di spicco sono quelli dei deputati Carlo Giacometto e Andrea Mandelli.

Il terzo gruppo è quello formato dagli indecisi o, più probabilmente, da quelli che ufficialmente non vogliono schierarsi in attesa di capire che cosa accadrà nel partito e nel Centrodestra da qui alle elezioni politiche. Primo fra loro è il volto televisivo Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia. Ci sono poi Sestino Giacomoni, un tempo - fino a qualche anno fa - vicinissimo a Berlusconi, oggi un po' meno, il senatore Massimo Mallegni, il viceministro allo Sviluppo economico (Giorgetti) Gilberto Pichetto Fratin e i due sottosegretari azzurri Giorgio Mulè (Difesa) e Paolo Sisto (Giustizia).

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