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Omicidio-suicidio a Vanzaghello, si indaga sul movente

Omicidio-suicidio a Vanzaghello, si indaga sul movente

Giallo sul movente dell'omicidio-suicidio avvenuto ieri a Vanzaghello (Milano), dove una donna di 57 anni, Daniela Randazzo, ha sparato alla tempia di Franco Deidda, 62 anni, nel suo appartamento, e poi si è sparata e gettata dal balcone della stessa casa. Saranno forse i cellulari delle due vittime a dare risposte sul movente. 

Non è chiaro quando sia iniziato il rapporto tra i due 

A quanto emerso i due si frequentavano, ma senza che la famiglia di lei, marito e figli di Busto Arsizio (Varese), ne sapessero nulla. Deidda, separato, istruttore di tiro, si era trasferito nel milanese da Genova circa un anno fa. Quando sia iniziato il rapporto con la donna che lo ha ucciso, è ancora al vaglio degli inquirenti. Non riusciva più a vivere con il peso di aver nascosto una relazione alla sua famiglia, oppure lui voleva troncare il legame? 


L'aggressione mentre l'uomo stava riposando in salotto, poi il suicidio


Potrebbero essere queste le ragioni che hanno spinto la donna, allontanatasi da casa con un probabile pretesto, a prelevare una delle armi di Deidda, aggredirlo mentre stava riposando in salotto e poi suicidarsi. I carabinieri, che indagano sulla vicenda coordinati dal pm Stefania Brusa, gia' da ieri stanno ascoltando amici e conoscenti delle due vittime, ma nessuno sembra fosse a conoscenza della loro relazione. Grazie ai dispositivi elettronici, sarà forse possibile ricostruire dove si siano conosciuti, se online o durante qualche evento particolare, e comprendere come si sia arrivati al drammatico epilogo. 

La scoperta tramite una chiamata di una residente nella casa di corte 

Ieri pomeriggio, poco prima delle 15, una donna residente nella casa di corte dove si è consumata la tragedia, ha udito due spari mentre stava spazzando il cortile interno. Poi ha girato l'angolo e si è trovata davanti il corpo senza vita della 57enne, precipitata dall'appartamento di Deidda che si trova al secondo piano. "Venite, presto, c'e' una donna morta in cortile e ho sentito degli spari", ha detto la donna al 112. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato il cadavere di Randazzo sul pavimento di cemento, con accanto una pistola con ancora il colpo in canna. Poi sono saliti nell'appartamento dal cui balcone la donna si è lanciata nel vuoto e hanno scoperto il cadavere di Deidda. L'autorita' giudiziaria ha gia' disposto le due autopsie. 

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