Milano
Parco sud Milano, Maran: "Preoccupati dal blitz di Regione"
In Regione la discussione sulla norma che sposta il sistema decisionale sul Parco sud dai Comuni alla Lombardia. Maran preoccupato, replica Piscina (Lega)
Parco sud Milano, Maran: "Preoccupati dal blitz di Regione"
"Nei prossimi giorni il Consiglio Regionale dovrà discutere una norma, presentata a blitz, che sposta il sistema decisionale del Parco Sud dai comuni alla Regione Lombardia. È una scelta che va contro tante logiche e fa esprimere forti preoccupazioni anche perché quel Parco è un argine fondamentale al consumo di suolo". Lo scrive sui social l'assessore comunale a Casa e Piano quartieri, Pierfrancesco Maran. "Dovremmo discutere di come migliorarlo, di come arrivare a un unico grande Parco Metropolitano che circonda Milano, invece siamo costretti anche a questo giro a una discussione che riguarda un accentramento delle nomine", prosegue Maran invitando a leggere la petizione promossa dalle associazioni che si occupano del Parco.
Piscina (Lega): "Maran non conosce il Pgt: sulle edificazioni decidono i Comuni"
A Maran replica Samuele Piscina, capogruppo Lega in Città Metropolitana e vicecommissario milanese del movimento politico: "È singolare che un ex assessore all’urbanistica del Comune di Milano non sappia che i responsabili della gestione delle regole sul consumo del suolo sono i Comuni”. “L’assessore Maran - prosegue Piscina - dimostra ancora una volta tutta la sua incompetenza e faziosità, attestando di non conoscere lo strumento del Piano di Governo del Territorio, di competenza comunale, che lui stesso ha realizzato per la città di Milano nel precedente mandato, il Sala I. Contrariamente a quanto ha scritto il membro della Giunta comunale sui suoi social, preoccupato per l’utilizzo del suolo a causa della proposta di Legge Regionale, solo i comuni possono decidere se permettere o meno edificazioni, cambiando lo strumento a loro esclusiva gestione".
Piscina: "Parco Sud, Maran o ignorante o in malafede"
Piscina prosegue: “Maran o è ignorante o in malafede. In ogni caso, è gravissimo e inaccettabile che un assessore comunale rilasci certe dichiarazioni. Regione Lombardia corre in soccorso degli agricoltori, costretti oggi a destreggiarsi tra la burocrazia della ex Provincia, colpevole di metterci anche 2 anni per dare semplici risposte. L’unica ragione che porta la sinistra a criticare la proposta di legge sono le poltrone che non potranno più elargire in Città Metropolitana in seguito a una corretta ripartizione nata sulla base delle quote di partecipazione dei Comuni, questione ben più venale della corretta gestione del parco sulla quale hanno dimostrato di non essere adeguatamente capaci”, conclude l’esponente leghista. “Il cambio di rotta è necessario, puntiamo a una gestione più snella e vicina alle esigenze degli agricoltori, ai sensi del titolo V della Costituzione che affida i parchi alla gestione delle regioni”.