Milano
Picchia e trascina la compagna nel bosco: "Ti scavo una fossa"
L'episodio piu' grave è avvenuto a dicembre quando con una scusa l'uomo l'avrebbe costretta a salire in macchina e l'avrebbe portata in un bosco isolato
Lascia il compagno violento, il nuovo fidanzato le frattura due vertebre
Un 55enne italiano e' stato arrestato a Verano Brianza (Monza) e portato in carcere per maltrattamenti familiari e lesioni personali aggravate commessi dallo scorso settembre a oggi nei confronti della compagna coetanea convivente.
Pugni sul volto e la minaccia di seppellirla in una fossa
L'episodio piu' grave - stando alle indagini dei militari della compagnia di Seregno e coordinate dalla procura di Monza - e' avvenuto a dicembre quando con una scusa l'uomo l'avrebbe costretta a salire in macchina e l'avrebbe portata in un bosco isolato dove le avrebbe tirato i capelli e colpita con pugni al volto e, non pago, alla preghiera di fermarsi con la quale la donna disperatamente lo supplicava, avrebbe risposto che poteva urlare quanto voleva tanto nel bosco non l'avrebbe sentita nessuno e che, anzi, avrebbe potuto fare una fossa e buttarcela dentro.
La donna era appena uscita da una precedente relazione violenta
A quando emerso la vittima per uscire da un'altra storia sentimentale travagliata e violenta con un altro uomo, ad agosto, aveva trovato rifugio proprio nel 55enne che l'aveva accolta come suo "salvatore", anche manifestandole apertamente il suo disprezzo per gli uomini che alzano le mani contro le donne. Ma gia' dopo solo un mese di convivenza l'uomo avrebbe invece rivelato un'altra natura di se' cominciando a porre in essere condotte violente e vessatorie dapprima solo di natura verbale e psicologica e poi anche fisica. Il gip di Monza nel disporre la misura cautelare del carcere ha ritenuto sussistente l'assoluta mancanza di autocontrollo del 55enne che, da settembre 2021 a oggi ha tenuto praticamente soggiogata la compagna, controllandola in ogni movimento, sottoponendola a continue vessazioni fisiche e morali, percuotendola violentemente, umiliandola nella sua dignita' e offendendo gravemente la sua integrita' fisica.