Milano
San Siro, progetto più sostenibile. Ma addio vecchio stadio. Le reazioni

Nuovo San Siro, i club accettano le condizioni del Comune per un progetto più sostenibile. Ma l'addio al vecchio impianto continua a essere un nervo scoperto
San Siro, progetto più sostenibile. Ma addio vecchio stadio. Le reazioni
Nuovo San Siro, l'accordo trovato tra il Comune di Milano e le società Inter e Milan costituisce un decisivo passo avanti dopo anni di empasse su un progetto che coinvolge e divide la città. Come raccontato da Affaritaliani.it Milano, tre i requisiti richiesti dal sindaco Beppe Sala e che i club hanno accettato sbloccando la situazione: il primo è che il nuovo stadio dovrà sostanzialmente rispettare le linee e i volumi contenuti nello studio di fattibilità che è già stato presentato all’Amministrazione. Il secondo punto chiede una riconversione dell’area dell’attuale San Siro al fine di sviluppare il progetto del distretto dello sport e entertainment, in un contesto verde (anche in questo caso come da dossier già presentato).Terzo e ultimo punto, che le concessioni di diritti volumetrici per sviluppi urbanistici accessori allo stadio non deroghino a quanto consentito dal PGT vigente. La cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali 2026 si svolgerà nell’attuale impianto, "come tributo alla sua gloriosa storia", ha spiegato il primo cittadino. Ma questo significa anche che lo storico stadio sarà poi destinato alla demolizione.
Diverse le reazioni, tra chi saluta positivamente il passaggio e chi invece resta scettico sulla soluzione trovata. Con sfumature e accenti diversi anche all'interno delle medesime parti politiche.
Salvini: "Bene: posti di lavoro e sicurezza"
Così il leader della Lega Matteo Salvini: "Finalmente, non lo dico da tifoso ma da milanese e da italiano, spero che ci siano stadi nuovi in tutta Italia perché vuol dire posti di lavoro e sicurezza. Stadi sicuri, più piccoli più moderni e tecnologici". "Si è perso tanto tempo a Milano e non solo a Milano - ha proseguito Salvini - occorrerebbe e lo proporrò una legge speciale per poter fare in pochi mesi quello che altrimenti si rischia di fare in troppi anni", ha aggiunto.
Bestetti (Forza Italia): "Demolizione San Siro, pagina molto triste per la città"
L'annuncio del sindaco Sala di aver raggiunto un accordo con Milan e Inter per demolire lo stadio Meazza rappresenta una pagina molto triste per la città di Milano e per il calcio italiano". Così in una nota Marco Bestetti, Consigliere comunale di Forza Italia ed ex presidente del Municipio 7. "La legittima richiesta delle società di calcio di ammodernare lo stadio e realizzare nuovi servizi accessori per incrementare i ricavi - prosegue Bestetti - poteva essere ampiamente soddisfatta intervenendo sull'attuale impianto, così come dimostrato da numerosi autorevoli progetti di riqualificazione, uno dei quali commissionato proprio dall'Inter. Demolire la Scala del calcio, un monumento di Milano e dell'Italia nel mondo, è un vero abominio, che appare ancora più inaccettabile considerando l'artificioso e pretestuoso rinvio della decisione dopo le elezioni, per non assumersi la responsabilità davanti ai milanesi di una scelta così dolorosa. Peraltro, oltre alle ben note criticità del progetto annunciato, dalle dichiarazioni del Sindaco non emerge alcun riferimento al fondamentale tema degli investimenti nel quartiere circostante. Mi auguro che qualcuno non stia davvero pensando di investire 1,2 miliardi di euro solo all'interno del perimetro dello stadio, senza destinare nulla all'ambito limitrofo, dove ricordo si trova anche il critico quartiere di Piazzale Selinunte, sprecando in malo modo un'occasione irripetibile. Prima di assumere formalmente qualsiasi decisione - conclude Bestetti - mi auguro quindi che la Giunta abbia il buon gusto di sottoporre al Consiglio comunale i termini della questione, per rispetto dei Consiglieri e di tutti i milanesi".
De Chirico (FI): "Meglio tardi che mai"
"Con la rifunzionalizzazione di San Siro posticipata a dopo le Olimpiadi chiederò che vengano messi in atto tutti gli strumenti tecnici e gli accorgimenti indispensabili per arrecare meno disagi possibili ai residenti. Dispiace che il progetto esecutivo parta con due anni di ritardo che, inevitabilmente, condizioneranno la realizzazione vera e propria del nuovo distretto. Meglio tardi che mai, certo, ma Milano ha perso tutto questo tempo per colpa del sindaco Sala che non voleva rischiare di perdere il supporto di alcuni partiti durante la campagna elettorale": lo afferma Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia. "Ora attendiamo la terza delibera (una del precedente Consiglio comunale e l'altra della passata giunta guidata da Sala) di pubblico interesse per il progetto del nuovo stadio e con l'auspicio che le commissioni consiliari possano iniziare i propri lavori per approfondire il tema. Per avere un progetto di valore ci vuole una visione d'insieme che consideri il contesto e tutti i servizi mancanti nella zona. Sarà fondamentale il contributo dei Municipi interessati e del Consiglio comunale affinché il nuovo stadio non sia un'occasione persa".
Giungi (Pd): "Le precedenti richieste dei club erano irricevibili"
"Le notizie da cui risulta che le volumetrie nell'area dello stadio non aumenteranno neppure in caso di costruzione di un nuovo impianto confermano quanto fossero nel giusto coloro, tra cui il sottoscritto, che ritenevano come gli aumenti volumetrici richiesti dalle squadre fossero del tutto irricevibili e di come si dovesse tornare a quanto previsto nel PGT": lo afferma Alessandro Giungi, Consigliere Comunale Pd in merito alla questione del nuovo stadio. "Restano gli aspetti dell'impatto ambientale, di cosa rimarrà di San Siro e del suo utilizzo, di quanto costerà ai tifosi vedere una partita o abbonarsi nel nuovo impianto, di quanto ricaverà economicamente e in termini di opere a favore del quartiere il Comune da tutta questa operazione che, è bene ricordarlo, prevede il sostanziale abbattimento di un importantissimo monumento cittadino rappresentato da San Siro. Attendo quindi - conclude - che tutto ciò venga discusso, prima nelle competenti commissioni consiliari e poi in Consiglio comunale".
Monguzzi (Verdi): "Volumetrie, una parziale vittoria"
"Le volumetrie tornano a essere quelle del piano di governo del territorio. Bene, una parziale vittoria di cui dobbiamo ringraziare chi sul territorio e in Consiglio Comunale si è battuto contro l'invasione di cemento. Niente di fantastico, è solo una diminuzione rispetto all'assurdo aumento che avevano chiesto le squadre. Un semplice ritorno alla normalità. Bene comunque. Ora dobbiamo capire cosa verrà costruito: case in affitto a prezzi bassi o inutili uffici per prestigiose società": così il consigliere comunale Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Europa Verde in merito al nuovo stadio. "Rimane incomprensibile l'ostinazione di abbattere il vecchio stadio e non la sua ristrutturazione (come da progetto dell'Inter Morattiana) - prosegue - I dirigenti di Milan e Inter esultano perché col nuovo stadio guadagneranno un sacco di quattrini con cui rilanciare le squadre a livello internazionale. Ma questi quattrini, oltre che da parte di ristoranti e negozi, arriveranno soprattutto dall'aumento del prezzo del biglietto. Quindi saranno i cittadini a pagare il tutto".
Prencipe (Rifondazione): "Vergognoso accordo"
"Il Sindaco Sala, ha annunciato l'accordo con i club di Inter e Milan esattamente secondo i progetti prima presentati e la dichiarazione di pubblico interesse, che consente l'utilizzo delle aree pubbliche. Vedremo a breve il dettaglio di questo vergognoso accordo. Per noi la subalternità del sindaco agli interessi dei peggiori immobiliaristi non è una sorpresa". Lo afferma Matteo Prencipe, segretario provinciale di Rifondazione Comunista. "Ci siamo battuti contro la speculazione di San Siro e continueremo a farlo. Siamo solo all'inizio della battaglia che sarà campale in vista delle Olimpiadi. Ci sorprende però, la rapidità con cui schiaffeggia tutti gli pseudo ambientalisti che si ritrova in consiglio e in giunta. Si è preso i voti di quelli che hanno paura e di quelli che fanno dell'ambiente il giardinaggio e poi li ha umiliati a stretto giro".