Milano
Urbanistica Milano, le intercettazioni di Oggioni: "50 convenzioni scavalcando la Giunta"
Secondo la Procura il "metodo Oggioni" era noto ai vertici di Palazzo Marino. Così erano bypassati i piani attuativi

Urbanistica Milano, le intercettazioni di Oggioni: "50 convenzioni senza passare in Giunta"
Un sistema consolidato per aggirare le regole e accelerare le concessioni edilizie: è questo lo scenario che emerge dalle indagini della Procura di Milano su Giovanni Oggioni, ex dirigente comunale finito ai domiciliari. Intercettato lo scorso ottobre, Oggioni ammetteva di aver firmato "cinquanta" convenzioni senza il necessario passaggio in giunta, prassi vietata dalle normative evidenziate dai pm. Un metodo che, secondo gli inquirenti, era noto ai vertici di Palazzo Marino e si accompagnava a un altro escamotage: bypassare i piani attuativi, eliminando così i servizi per i cittadini nelle nuove costruzioni.
La proposta di legge "Salva Milano", affondata ieri dopo l'esplosione dello scandalo, avrebbe dovuto sanare proprio queste situazioni con una nuova interpretazione delle norme. Un'operazione che si intreccia con il sistema messo in piedi dallo stesso Oggioni, ex vicepresidente della Commissione Paesaggio, accusato di corruzione, depistaggio e falso. "Delle mele marce ci sono", ha commentato il sindaco Giuseppe Sala, che oggi incontra l’assessore alla Casa Guido Bardelli. Quest’ultimo potrebbe lasciare l’incarico, anche alla luce delle chat con Oggioni agli atti dell’indagine: messaggi in cui l’ex dirigente cercava di convincerlo ad attaccare il sindaco e la giunta per farli cadere.
La compenetrazione tra gli interessi di Oggioni e degli imprenditori
Secondo i pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, la "compenetrazione" tra gli interessi di Oggioni, Bardelli e gli imprenditori del settore immobiliare emerge in modo evidente. Il dirigente, spiegano le carte dell'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, avrebbe sfruttato la sua rete di contatti per influenzare funzionari comunali, politici e legali vicini agli immobiliaristi. Tra le accuse mosse nei suoi confronti c’è anche quella di aver manovrato le nomine all’interno della Commissione Paesaggio per escludere i tecnici più critici, favorendo invece soggetti compiacenti.
Oggi l'interrogatorio di Oggioni
Oggioni sarà interrogato oggi dal gip Mattia Fiorentini, ma potrebbe scegliere il silenzio. Gli inquirenti sospettano che, insieme all’architetto Marco Cerri – anch’egli indagato – abbia giocato un ruolo chiave nella stesura della "Salva Milano", cercando di orientare le scelte politiche dell’assessore e dello stesso sindaco. Un quadro che si complica ulteriormente con la comparsa di una quarta indagine, questa volta su Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica di Torino ed ex membro della Commissione Paesaggio milanese.
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