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Alpine presenta l’A110 Pikes Peak, per conquistare le vette americane

Alpine accelera i preparativi in previsione della Pikes Peak International Hill Climb svelando le prime immagini dell’A110 appositamente preparata per l’evento.

 Alpine e Signatech hanno continuato a lavorare sodo dietro le quinte per affrontare la sfida che le attende il 25 giugno 2023.

UN’A110 PIÙ ESTREMA CHE MAI

Progettata per soddisfare fin nei minimi dettagli tutti i requisiti di questa cronoscalata verso le nuvole di 19,93 km, l’Alpine A110 Pikes Peak è un gioiellino in termini di aerodinamica e blocco motore per affrontare la sfida di Pikes Peak. Grazie alla stretta e proficua collaborazione dei team dell’ufficio design di Alpine, sotto la guida di Raphaël Linari (Responsabile del Design), con i team di Signatech, guidati da Lionel Chevalier (Direttore Tecnico) e François Letort (Capo Progetto), l’auto “più estrema che mai” si è trasformata in una vera e propria belva da corsa.

Tra i punti forti ci sono gli splitter estremamente pronunciati e i deflettori alle estremità del paraurti, senza dimenticare l’imponente alettone posteriore, utili per generare il carico aerodinamico nelle 156 curve della gara. Anche l’intervento radicale compiuto sull’Alpine A110R ha portato i suoi vantaggi, con le minigonne laterali e il diffusore di questo modello esclusivo, mentre sul tetto compare una presa per riempire d’aria il motore portato a circa 500 cv. Un lavoro specifico è stato effettuato anche sul peso, per ridurre la massa del modello a soli 950 kg.

I designer di Alpine hanno, così, fatto propria la scelta dell’estremo, della dimostrazione e dell’impatto visivo mantenendo alcune proporzioni iniziali per poter continuare a far rientrare quest’auto nella categoria Time Attack 1. Tutto questo si traduce, in particolare, nell’integrazione di una “pinna di squalo tipo Le Mans” sul lunotto posteriore che si estende fino a tagliare letteralmente l’imponente alettone posteriore.

Anche la firma luminosa è stato oggetto di un trattamento più aggressivo. I due cerchi anteriori fanno posto a due sottilissime barre che sembrano tagliate al laser. Le funzioni luminose dei fari posteriori sono state spostate in tre segmenti verticali sulle guide laterali e sulla spina dorsale centrale, un accenno per rendere omaggio a Le Mans, ampliando, al tempo stesso, la larghezza percepita del modello, sottolineata da altri dettagli, come i cerchi specifici.