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BYD valuta l'Italia per il suo terzo impianto europeo: le parole di Alfredo Altavilla al #FORUMAutoMotive

Alfredo Altavilla, Special Advisor Europa di BYD, conferma che l’Italia è ancora in corsa per il terzo stabilimento europeo del colosso cinese. Decisivo sarà il clima politico e commerciale.

Redazione Motori

Alfredo Altavilla, Special Advisor Europa di BYD, è stato protagonista di un'intervista esclusiva condotta da Pierluigi Bonora durante l’evento promosso da #FORUMAutoMotive,

movimento di opinione che promuove una mobilità libera da pregiudizi e ideologie. Nell'occasione Altavilla ha affrontato temi chiave del settore automotive, spaziando dall’avanzata dei brand cinesi alla politica industriale europea.

"L’Italia è ancora nella rosa delle possibilità per ospitare il nostro terzo impianto produttivo in Europa," ha dichiarato Altavilla. Tuttavia, ha specificato chiaramente che sarà difficile investire in Paesi poco amichevoli nei confronti dell'automotive cinese. "La recente decisione italiana di votare a favore dei dazi sulle auto cinesi non aiuta, ma tutto può ancora cambiare,” ha sottolineato.

Durante l’evento, Altavilla ha evidenziato anche la velocità impressionante con cui BYD sviluppa nuovi modelli grazie all'intelligenza artificiale, con cicli di sviluppo che durano appena 18 mesi, e ha sottolineato la difficoltà per le aziende tradizionali di competere sul fronte delle nuove tecnologie. Una situazione di mercato che avrebbe affascinato anche Sergio Marchionne, secondo Altavilla, che ritiene il compianto manager avrebbe trovato collaborazioni strategiche con aziende innovative come BYD.

L'azienda cinese, che aprirà a breve stabilimenti in Ungheria e Turchia, ha apprezzato molto il livello di competenza dei fornitori italiani, senza pretendere da questi una delocalizzazione della produzione vicino ai propri stabilimenti. Altavilla ha poi chiarito che le indiscrezioni apparse recentemente sulla stampa circa una decisione già presa per il nuovo stabilimento europeo sono premature e prive di fondamento.

Inoltre, l’ex manager FCA ha affrontato il tema delle politiche europee sull'elettrico, definendo irrealistico l’obbligo del tutto elettrico entro il 2035 e sottolineando la necessità di includere almeno l’ibrido plug-in. Altavilla ha anche criticato la sospensione delle multe decisa dall'UE, considerandola dannosa e fonte di incertezza per consumatori e industria.

Infine, in merito alla strategia di BYD in Europa, Altavilla ha accennato alla possibilità di replicare la rete di ricarica proprietaria già in costruzione in Cina. Una strategia che, se avrà successo, potrebbe ridefinire il mercato europeo: "Se raggiungeremo i nostri obiettivi, alcuni costruttori europei potrebbero sparire,” ha concluso.