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Auto e Motori
Citroen: con la "Visa" nascono le serie speciali

Quando nel 1978 al Salone dell'auto di Parigi Citroen presentò la VIsa, il pubblico rimase perplesso e  non comprese immediatamente i vantaggi pratici di questo grande scudo in resina che proteggeva egregiamente il frontale, i fari e la calandra, riunendoli in una unica cornice in plastica grigia.

Del resto, la VISA era la prima Citroën ad abbandonare i paraurti in metallo ed in attesa del restyling del frontale, subito messo in cantiere e presentato nel marzo del 1981, il costruttore pensò di tener viva l’attenzione sulla nuova nata tramite il lancio di alcune serie speciali.

La prima serie speciale di 2.500 esemplari fu presentata già nel marzo del 1979: battezzata “Carte Noire”, era (ovviamente) nera, con cerchioni, decorazioni color oro, plancia di bordo rivestita in plastica anziché in tessuto, sedili in similpelle di colore beige (un materiale Citroën chiamato Boxline, comune ad altri modelli coevi) dotati di poggiatesta, Un impianto stereo e la targhetta “Carte Noire” sul portellone (e sul posacenere) completavano l’allestimento.

La seconda serie speciale (2.000 esemplari su base VISA Club) arrivò esattamente un anno dopo (marzo 198)0 e fu battezzata Sextant, in omaggio al mare e ai grandi spazi. Più elaborata, aveva una doppia colorazione della carrozzeria, in bianco e azzurro, il disegno di un sestante stilizzato sulla fiancata, sedili azzurri in tinta unita con disegno a rilievo e vari accessori prima riservati alla VISA Super.

Contemporaneamente, fu presentata anche la “Carte Noire Filet Rouge”, identica alla Carte Noire dell’anno precedente ma con filetti rossi anziché dorati.

Nel marzo 1981 fu introdotto il restyling del frontale e degli scudi paraurti ed il 24 marzo dell’anno seguente fu la volta della più sportiva delle serie limitate, la VISA Chrono. Era ispirata alla VISA Trophée, la “Gruppo B” costruita da Citroën in 200 esemplari (come previsto dal regolamento della Federazione automobilistica internazionale) per le competizioni rallistiche.

Dalla “sorella” la Chrono ereditava certe personalizzazioni esterne ed il cruscotto di ispirazione sportiva. Erano di serie i fendinebbia anteriori, i cerchi in lega leggera dipinti in Blanc Meije (come il corpo vettura), i sedili profilati ed una strumentazione completa, di “taglio” anch'essa decisamente sportivo.

Il motore era un 1360 cc da 93 cavalli, accoppiato ad una trasmissione a 5 marce di serie, capace di spingere la vettura (pesante 850 chili) a 173 km/h e di farla accelerare da 0 a 100 orari in 10 secondi e due decimi.

Inizialmente la VISA Chrono fu proposta in 1.000 esemplari destinati esclusivamente al mercato francese, ma che “a furor di popolo” divennero molti di più, visto che l’anno successivo la Chrono fu lanciata anche in Italia, Germania, Belgio, Austria, Olanda e Svizzera, con circa 200 esemplari numerati per ciascuno di questi Paesi.

Nel frattempo, sempre in quel 1982, venivano presentate la VISA West-End, Drapeau e Platinum, destinate soprattutto al Regno Unito.

Con l’arrivo nel 1986 della Citroën AX, la VISA si avviò verso la fine della carriera. L’ultima fu prodotta nel 1988, ma la sua versione furgonata, nata sulla fortunata formula che fu dell’AK su base 2CV e poi dell’ACADIANE, le sopravvisse ancora a lungo.

L’ultimo C15 (il nome della VISA furgonata) fu prodotto nel 2005, portando la durata della carriera della VISA, dal lancio alla fine della produzione, alla rispettabile cifra di 27 anni e quasi due milioni e mezzo di veicoli prodotti!

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