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Ferrari spegne l’impianto di trigenerazione e accelera verso le fonti rinnovabili
La casa di Maranello compie un altro passo importante verso la carbon neutrality entro il 2030, dismettendo l’impianto di trigenerazione a gas e puntando su fonti rinnovabili come il fotovoltaico.
Il 30 settembre 2024 segna una data storica per Ferrari, che ha ufficialmente spento l’impianto di trigenerazione presso lo stabilimento di Maranello,
compiendo un passo deciso verso l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Questo impianto, attivo dal 2009, ha fornito per anni energia elettrica, termica e frigorifera attraverso l’utilizzo di gas metano, con una produzione annua di circa 120 GWh. La sua dismissione anticipata di tre mesi rispetto al programma è parte del piano di decarbonizzazione annunciato durante il Capital Markets Day 2022.
Con l’impianto di trigenerazione spento, Ferrari punta a sostituire una quota significativa di gas metano con energie rinnovabili, tra cui spicca il raddoppio degli impianti fotovoltaici installati. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere i 10 megawatt di picco (MWp) entro il 2030, rispetto agli attuali 5 MWp. L’adozione di soluzioni all’avanguardia, come l’installazione di tre nuovi trasformatori da 40 MVA ciascuno, permette di sostenere questo cambiamento, garantendo continuità nella fornitura di energia senza compromettere l’efficienza produttiva.
Rinnovabili e riduzione delle emissioni
Lo spegnimento del trigeneratore comporta una riduzione significativa delle emissioni di CO2, con una diminuzione del 60% delle emissioni dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2), nonché una riduzione del 70% del consumo di gas metano rispetto ai livelli precedenti. Prima della dismissione, l’impianto consumava 38 milioni di Sm3 di gas metano all’anno, un valore che ora scenderà a circa 18 milioni di Sm3.
Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, ha sottolineato l’importanza di questa svolta: “Oggi è una data storica per il nostro viaggio verso la carbon neutrality al 2030. Abbiamo spento il trigeneratore, non useremo più gas per produrre elettricità in questo impianto ma energia elettrica da fonti rinnovabili.”
Ferrari ha inoltre rafforzato la propria infrastruttura elettrica con la ristrutturazione della sottostazione elettrica e continua a incrementare la quota di energia rinnovabile autoprodotta e acquistata tramite PPA (Power Purchase Agreement). Attualmente, il 40% del fabbisogno energetico della sede di Maranello è coperto da fonti rinnovabili, mentre il restante 60% proviene dalla rete con garanzia di origine da fonti green.
Innovazione per la sostenibilità
Dal 2009, il trigeneratore di Ferrari ha rappresentato una tecnologia ad alta efficienza, capace di produrre energia con un rendimento elevato, tanto da ottenere certificazioni di risparmio energetico da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Tuttavia, la transizione verso fonti energetiche rinnovabili è in linea con la strategia aziendale di riduzione delle emissioni e di efficienza energetica, confermata anche dai risultati del 2023. Ferrari ha consumato complessivamente 1.520 terajoule (TJ) di energia, con una diminuzione del 4% rispetto all’anno precedente.
L’adozione di nuove tecnologie e la continua innovazione nei processi produttivi sono fondamentali per il percorso di sostenibilità di Ferrari, che ha già introdotto soluzioni come impianti a celle a combustibile e edifici a massima efficienza energetica. Questo approccio si allinea perfettamente con l’obiettivo a lungo termine della casa di Maranello di eliminare completamente le emissioni di CO2, mantenendo la propria eccellenza tecnologica e la leadership nel settore automobilistico di lusso.