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Peugeot e il motorsport in Italia: una storia lunga oltre un secolo

Redazione Motori

Dal 1897 ai trionfi nei rally, Peugeot ha scritto pagine indelebili del motorsport italiano, tra innovazione, passione e vittorie memorabili.

La storia di Peugeot nel motorsport italiano ha inizio in un’epoca in cui l’automobile era una novità assoluta e le competizioni erano esplorazioni di ciò che la tecnologia poteva offrire.

Il 17 luglio 1897 segna una data storica con la Torino – Asti – Alessandria – Torino, la prima gara automobilistica organizzata in Italia. Tra le poche vetture partecipanti, una Peugeot guidata dal pioniere Michele Lanza si distingue per affidabilità, riuscendo a concludere la corsa.

Le gare automobilistiche di fine XIX secolo non erano competizioni come le intendiamo oggi: la vittoria era spesso determinata non solo dalla velocità, ma anche dalla capacità di terminare il percorso, un’impresa eroica considerando le condizioni delle strade e delle vetture.

Nel 1899, Peugeot torna protagonista in una gara di “dirigibilità” a Verona, dove ancora una volta la vettura iscritta riesce a concludere il percorso. Questi risultati consolidano la reputazione di Peugeot come pioniera della mobilità e del motorsport.

I primi successi del XX secolo: dalle competizioni su strada alla Targa Florio

Nei primi anni del XX secolo, Peugeot intensifica la sua partecipazione alle competizioni italiane. Nel 1901, partecipa al Giro d’Italia, un evento organizzato dal Corriere della Sera per promuovere l’automobilismo. Il percorso, lungo e impegnativo, attraversava città come Torino, Genova, Roma, Terni e Bologna, mettendo alla prova piloti e mezzi. Su 27 vetture partite, ben quattro Peugeot riescono a completare la gara, un risultato che testimonia l’affidabilità del marchio francese.

Negli anni successivi, Peugeot continua a ottenere risultati di rilievo. Nel 1907, il pilota Giuppone si aggiudica la Coppa della Lombardia, mentre nel 1908, Boillot vince un primo di classe alla prestigiosa Targa Florio, una delle competizioni più difficili e celebri dell’epoca.

La Mille Miglia e il periodo tra le due guerre

La Mille Miglia, inaugurata nel 1927, rappresenta uno degli eventi automobilistici più iconici del motorsport italiano, e Peugeot non manca di parteciparvi. La leggera 5CV si distingue completando il percorso in 34 ore, mantenendo una media di 48 km/h, un risultato impressionante per le strade dell’epoca.

Nel 1925, Peugeot aveva già conquistato la Coppa delle Alpi, dimostrando una volta di più la sua capacità di affrontare con successo competizioni su strada lunghe e difficili.

Negli anni ’30, tuttavia, la partecipazione straniera alle gare italiane si riduce a causa dell’autarchia imposta dal regime fascista. Questo porta a una temporanea riduzione della presenza di Peugeot nelle competizioni italiane, ma il marchio tornerà protagonista nel dopoguerra.

Il dopoguerra e il ritorno alla Mille Miglia

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Peugeot riprende la sua attività nel motorsport italiano. Nel 1952, la berlina 203partecipa alla Mille Miglia, seguita dalla vittoria di classe nel 1953 nella categoria Turismo Internazionale 1300cc, grazie alla guida di Gino Munaron.

La Mille Miglia rimane un evento centrale per Peugeot, ma il tragico incidente del 1957 pone fine alle competizioni su strada in Italia, spingendo le case automobilistiche a concentrarsi su circuiti e rally.

Gli anni ’70: la rinascita nei rally

Con gli anni ’70, Peugeot trova nel rally una nuova dimensione per dimostrare il proprio valore. La 104 ZS, guidata da Gianni Del Zoppo, segna il ritorno del Leone nel motorsport italiano, collezionando vittorie in classe Gruppo 1.

Il successo della 104 ZS porta alla creazione del Trofeo Peugeot Rally nel 1980, un campionato monomarca che attira oltre 70 piloti e diventa un trampolino di lancio per nuovi talenti. Peugeot consolida la sua presenza nei rally, dimostrando una capacità unica di adattarsi alle esigenze di un motorsport sempre più competitivo.

L’era del Gruppo B: Peugeot 205 Turbo 16

Gli anni ’80 rappresentano un periodo d’oro per Peugeot nei rally, grazie alla leggendaria 205 Turbo 16, un’icona del Gruppo B. Nel 1984, Peugeot Italia affida una 205 GTI 1600 Gruppo A a Pierangela Riva e Chantal Galli, che si aggiudicano il Campionato Italiano Femminile Rally.

Nello stesso anno, la 205 Turbo 16 vince il Rally di Sanremo, rivoluzionando il mondo dei rally internazionali. Con i successi nel Campionato Mondiale Rally nel 1985 e 1986, Peugeot si afferma come uno dei marchi più competitivi e innovativi dell’epoca.

Gli anni ’90 e 2000: Peugeot domina i rally

Negli anni ’90, Peugeot continua a collezionare successi con modelli come la 309 GTI 16V e la 306 S16, guidata da Renato Travaglia, che vince il Campionato Italiano 2 Litri Rally per diversi anni consecutivi.

La Peugeot 206 WRC segna un’altra era di dominio, portando a casa tre titoli consecutivi nel Campionato Mondiale Rally (2000, 2001, 2002).

Negli anni 2000, la 207 S2000 continua la tradizione vincente, ottenendo numerosi trionfi al Rally di Sanremo, mentre la 208 T16 porta Peugeot a nuovi successi sotto la guida del leggendario Paolo Andreucci, che domina il rally italiano dal 2015 al 2018.

Peugeot, una storia di innovazione e passione nel motorsport

Dalla prima gara del 1897 ai successi moderni nei rally, Peugeot ha scritto una storia straordinaria nel motorsport italiano. Ogni vittoria, dalle pionieristiche competizioni su strada ai trionfi nei rally internazionali, testimonia l’impegno del Leone nel superare i propri limiti e innovare costantemente.

Oggi, Peugeot continua a essere un simbolo di eccellenza e passione, pronta ad affrontare nuove sfide e a scrivere nuovi capitoli nella sua lunga e gloriosa storia nel motorsport.