Auto e Motori

“Vacanze Sicure”: c’è ancora tanta strada da fare

Il progetto sopravvive da ben 16 anni e, nonostante l’impegno di Assogomma e Federpneus con il Servizio Polizia Stradale i dati,anche quest’anno,sono allarmanti

Ieri 11 luglio, a Roma, sono stati presentati i dati della campagna “Vacanze Sicure”, iniziativa di Assogomma e Federpneus con il Servizio Polizia Stradale che ha effettuato a ridosso delle partenze estive oltre 10.500 controlli su tutto il territorio nazionale, concentrati in 7 regioni (Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Valle D’Aosta).

A fare gli onori di casa, come sempre da 17 anni a questa parte, il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti coadiuvato, nell’occasione, da Dirigente della Prima Divisione del Servizio Polizia Stradale Santo Puccia.

 

La preoccupazione è inevitabile

I risultati dei controlli effettuati nei mesi di maggio e giugno di quest’anno dagli agenti della Polizia Stradale, elaborati sul modello del Politecnico di Torino, evidenziano dati sconfortanti in particolare per la percentuale di pneumatici lisci che arriva a toccare una media del 9%, con picchi di oltre il 20% in alcune Province.

Un dato molto interessante che si evince è che dove i controlli sono stati ripetuti a distanza di un anno, lo stato delle gomme è risultato nettamente migliore: segno che la sensibilizzazione su larga scala, operata attraverso i controlli su strada, ha un effetto virtuoso sulla circolazione stradale.

I dati presentati dimostrano poi, come ci sia una correlazione diretta tra veicoli non conformi e la loro età di immatricolazione: le vetture più datate, infatti, hanno percentuali di pneumatici lisci, danneggiati o non omogenei in misura molto superiore rispetto a quelle vetture che non hanno ancora effettuato la prima revisione perché con meno di 4 anni. Vale ricordare che la revisione è obbligatoria per tutte le vetture dopo i primi 4 anni di età e deve essere successivamente effettuata ogni 2 anni.

I veicoli controllati con più di 10 anni di età hanno mostrato non conformità complessive quasi doppie rispetto ai veicoli con meno di 10 anni di età.

L’equipaggiamento non omogeneo è stato pari al 4,5%. Per equipaggiamento non omogeneo si intende il montaggio di pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse, come pure l’impiego di 2 gomme estive generalmente sull’asse posteriore e due gomme invernali all’anteriore, sulla trazione. Quest’ultimo equipaggiamento è anche detto “misto”. Se nel primo caso si tratta di non conformità vietata e sanzionabile, nel secondo caso, quello dell’equipaggiamento misto, non vi è uno specifico divieto anche se può costituire un serio pericolo per la circolazione. E’ per queste ragioni che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’ha fortemente sconsigliato non potendo modificare una disciplina stabilita a livello europeo. Inoltre il 2,7% del campione fermato aveva pneumatici non conformi alla carta di circolazione, mentre il 3,3% è risultato con gomme non omologate e il 4,4% delle vetture indagate presentava poi pneumatici danneggiati visibilmente.

I controlli di quest’anno hanno messo in luce anche un altro fenomeno rilevante, come l’utilizzo nei mesi estivi di un equipaggiamento invernale. Il 36% delle vetture fermate era, infatti, equipaggiato con pneumatici invernali di cui il 50% con sola marcatura M+S e il restante 50% marcato anche con il pittogramma alpino.

 

Aumentano le non conformità

Se è vero che è consentito l’impiego di pneumatici invernali tutto l’anno, purché con le piene caratteristiche prestazionali riportate in carta di circolazione, è altrettanto vero che molti automobilisti equipaggiano le loro vetture con pneumatici invernali con codice di velocità inferiore. Questa abitudine è consentita per legge solo nel periodo freddo, compreso dal 15 ottobre al 15 maggio. Peraltro il Ministero si è chiaramente espresso consigliando l’utilizzo di pneumatici adatti al periodo stagionale e sconsigliando l’uso di pneumatici invernali nel periodo caldo. Non occorre essere dei tecnici per comprendere che equipaggiare la propria vettura per andare al mare con gomme invernali in estate sarebbe come andare in spiaggia con gli scarponi da montagna invece che con le infradito.

“Rispetto al 2011 – mette in allarme il direttore Fabio Bertolotti - le non conformità relative ai soli pneumatici dei veicoli controllati sono aumentate sensibilmente. Infatti, a fronte di un veicolo trovato non conforme nel 2011, oggi se ne trovano due e mezzo. Il parco auto invecchia ogni anno mentre la corretta manutenzione diminuisce, con il risultato che dai controlli emerge che 1 auto su 5 ha problemi alle gomme. E’ necessario continuare a diffondere la cultura del pneumatico e questo compete a noi Associazioni della filiera, ma occorre anche effettuare contemporaneamente controlli sulle strade e agevolare le spese di manutenzione dei veicoli, come pure intervenire per il rinnovamento del parco circolante”.

 

L’importanza della manutenzione

Sul tema, il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giovanni Busacca, osserva che: “Grazie all’iniziativa Vacanze Sicure continuiamo a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, dal momento che viaggiare con pneumatici in perfetto stato di efficienza è una condizione fondamentale per sicurezza dei nostri spostamenti. Ogni aspetto che influisca sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi a quanto previsto dalla normativa, espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un gesto di irresponsabilità che si ripercuote negativamente su tutto il sistema della circolazione, di cui tutti siamo parte integrante. Il cedimento di un pneumatico o l’usura oltre il limite di legge del battistrada, infatti, possono causare incidenti stradali anche gravi. Il consiglio è quello di prestare sempre molta attenzione anche allo stato di salute degli pneumatici, soprattutto prima di intraprendere un lungo viaggio. Gli strumenti che la Polizia di Stato ha a disposizione per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi nella prevenzione, nei controlli e nell’informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade”.

 

Problemi di pressione?

Un aspetto che non può essere indagato dalla Polizia Stradale, ma che è particolarmente importante durante i mesi estivi di gran caldo, è il controllo della pressione. Oltre il 50% degli automobilisti italiani viaggia con gomme sgonfie, alcune con pressioni pericolose.

L’asfalto bollente combinato con automobili sovraccariche ed una mancanza di pressione possono mettere a rischio l’integrità delle gomme della nostra auto fino a farle scoppiare. Il ripristino della corretta pressione di gonfiaggio va eseguito a freddo da un Rivenditore Specialista, cioè da un gommista, così da viaggiare in sicurezza ottimizzando i consumi di carburante: numerosi studi hanno dimostrato che chi viaggia con gomme sgonfie può consumare fino al 15% ed oltre in più. I corretti valori di pressione sono stabiliti dal costruttore del veicolo e devono quindi ricercati sul libretto di uso e manutenzione dello stesso e devono essere scrupolosamente rispettati. Tutti i consigli per una corretta manutenzione e per conoscere il pneumatico sono scaricabili dal sito www.pneumaticisottocontrollo.it.

 

Il parco circolante nel 2019

In Italia risultano immatricolati oltre 51 milioni di veicoli di cui 39 milioni sono vetture con età media di 11 anni e 8 mesi (fonte ACI). Il parco circolante del nostro Paese sta invecchiando significativamente: il 56% delle vetture ha oltre 10 anni di età, e il dato è in peggioramento dal 2014. Da considerare che il campione indagato quest’anno dalla Polizia Stradale è nettamente più giovane rispetto alla media del parco circolante nazionale in quanto è risultato essere di 7 anni e 11 mesi. Il 40% delle vetture controllate avevano un’età fino a 4 anni, il 22% avevano un’età compresa tra i 4 e i 10 anni, mentre il 38% delle vetture controllate aveva oltre 10 anni di età. Le vetture controllate erano per il 39% con cilindrata inferiore a 1.400 cc, per il 51% con cilindrata superiore ai 1.400 cc e per il 10% erano SUV o fuoristrada.

I controlli sono stati effettuati su strade a una corsia (42,73%), autostrade (28,50%), strade a due corsie (25,19%) strade con più di 2 corsie (3,58%).

Gli automobilisti fermati erano per il 73% uomini e per il 27% donne di cui il 19% con età inferiore ai 30 anni, il 49% tra i 30 e i 50 e il 32% oltre i 50.

Le regioni indagate (Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Valle D’Aosta) hanno un parco vetture immatricolate di oltre 15 milioni di veicoli che rappresentano il 35% del circolante nazionale. Si caratterizzano per un volume di traffico importante sia dal punto di vista turistico sia commerciale. Le province indagate sono 37 e rappresentano un terzo del totale delle Province italiane.

I controlli effettuati nei mesi di maggio e giugno 2019 sono stati 10.523 così suddivisi:

Lazio: 2169; Marche: 1848; Piemonte: 2681; Puglia: 1615; Toscana: 1238; Umbria: 729; Valle d’Aosta: 243