Pensioni, Opzione Donna: soldi ci sono. Donna, pensioni: molte novità, eccole
Pensioni, Opzione Donna: i fondi ci sono per l'Opzione Donna. Damiano risponde a Boeri
Pensioni, Opzione Donna: i fondi ci sono per l'Opzione Donna? Cesare Damiano contesta le stime di Boeri a proposito dei costi delle misure previdenziali varate dal Governo con la legge di Stabilità e coglie l’occasione per esprimere sostanziale apprezzamento sulle misure varate dal Governo e ribadire che c’è lo spazio per chiudere definitivamente la vicenda esodati e prorogare Opzione Donna.
La polemica sollevata dal presidente dell’Inps Tito Boeri a proposito dei costi delle misure previdenziali varate dal Governo con la legge di Stabilità offre l’occasione al presidente della Commissione del Lavoro della Camera, Cesare Damiano, di replicare: “Non vorremmo che le interviste sostituissero le fonti ufficiali dell’Istituto di Previdenza: si tratta di conti personali o di una autonoma certificazione dell’INPS (la formula usata è ‘secondo nostri calcoli’), in questo caso sostitutiva delle stime della Ragioneria dello Stato e del Governo? Forse va fatto un po’ d’ordine, anche perché molti dati ufficialmente forniti dall’INPS sulle platee pensionistiche si sono rivelati, purtroppo, infondati e a discapito dell’azione del legislatore: ad esempio, per Opzione Donna, siamo stati costretti a mettere 2,5 miliardi di euro nella Stabilità dello scorso anno per coprire 36.000 presunte richieste (sappiamo che, a consuntivo, siamo largamente al di sotto di quella cifra e in ballo ci sono miliardi di euro)”.
Il giudizio di Damiano sul pacchetto previdenza arrivato in Parlamento con la legge di Stabilità è sostanzialmente positivo: “Il governo pare orientato a fissare la nuova età di accesso alla pensione di vecchiaia a 63 anni rispetto agli attuali 66 anni e 7 mesi. Potrebbe essere un buon compromesso se consentirà di andare in pensione subito, senza penalizzazioni, a partire dallo categorie più disagiate: disoccupati di lungo periodo, precoci, addetti ai lavori usuranti, invalidi. Accanto a questo è stato previsto il blocco dell’aspettativa di vita per chi svolge lavori usuranti e la cancellazione della penalizzazione per coloro che andranno in pensione prima dei 62 anni (sono state temporaneamente bloccate, ma ripartiranno dal 2018)”,
Damiano ritiene che assieme a questo intervento c’è lo spazio, perché ci sono economie nei fondi già stanziati, per la definitiva chiusura del dramma degli esodati attraverso l’ottava salvagardia e per la proroga del regime Opzione Donna.