Politica

Abruzzo, Conte: "Non cambia niente". Salvini: "Il M5S non ha nulla da temere"

Abruzzo, alla Lega 10 consiglieri regionali. I seggi

Trionfa il Centrodestra alle elezioni regionali in Abruzzo. Distacco schiacciante di Marco Marsilio rispetto agli avversari: il nuovo governatore ha raccolto il 48% dei consensi, staccando il candidato del Centrosinistra allargato Giovanni Legnini, che si è fermato al 31,3 %. La candidata M5S, Sara Marcozzi, finisce terza con il 20,1% dei voti, con un dimezzamento dei voti per i M5s rispetto alle politiche dello scorso anno. Affluenza in calo al 53,12%.

Il nuovo Consiglio regionale - Per quanto riguarda l'elezione del Consiglio regionale, con sistema proporzionale, questi i dati definitivi: Lega 27,53%, 10 consiglieri; M5s 19,73%, 7 seggi; Pd 11,14%, 3 seggi; Forza Italia 9,04%, 3 seggi; FdI 6,48%, 2 seggi; un seggio ciascuno a Legnini presidente 5,55%; Abruzzo in comune - Regione facile (cs) 3,86%; Azione politica (cd) 3,24%; Udc - Dc - Idea (cd) 2,88%. Il centrodestra ottiene 18 seggi, il centrosinistra 6 e M5s 7.

Il premier Giuseppe Conte assicura che il governo va avanti senza contraccolpi: "Sono elezioni regionali di una regione centrale. Aspettiamo di leggerle e di vedere le valutazioni che spettano agli esponenti delle forze politiche. Il dato mi sembra abbastanza chiaro, ma questo non cambia nulla per il governo centrale. Continuiamo a lavorare, non cambia nulla", ha detto. 

Salvini: "Amici M5S non hanno nulla da temere - "Poi arrivano le dichiarazioni di Matteo Salvini. Prima rassicura: "È un voto abruzzese, non credo che gli amici dei 5S debbano temere nulla". E annuncia che oggi vedrà Di Maio e Conte. Poi ricorda le priorità della Lega: "Non chiediamo rimpasti, non chiediamo ministri. Le nostre priorità sono l'autonomia, l'acqua pubblica, la legittima difesa, che dovrebbe esssere legge entro marzo". Inoltre, "stiamo lavorando ad una riforma fiscale complessiva, che vorremmo presentarvi entro marzo" e "abbiamo bene in mente la tabella di marcia dei prossimi 4 anni", ha concluso. Per il resto, se la prende con il Pd: "Assurdo che ci sia chi festeggia di non governare più. Poi se uno si accontenta di perdere, va bene così. Sono felice che il Pd festeggi le sconfitte. Dai dati dei Comuni si vede che un pezzo del voto di sinistra è arrivato a noi: operai, insegnanti, lavoratori".

Zingaretti: "Un segnale per la nostra unità - "Per il Pd, dall'Abruzzo, un risultato in chiaroscuro. Nicola Zingaretti, governatore del Lazio e candidato nella corsa per la segreteria, dice che dalle regionali abruzzesi "arriva una indicazione che la strada è ancora lunga, ovviamente, ma è giusta". Bisogna "radicare socialmente e culturalmente e con una proposta di governo le nostre forze, allargare e costruire un nuovo centrosinistra". E l'ex premier, Gentiloni: "Serve fare del Pd il pilastro di una coalizione, oppure, nel caso delle europee dove non si corre con le coalizioni, di una lista la più vasta possibile". Calenda torna sulla sua proposta per le europee: "Bisogna ripetere alle elezioni europee l'esperienza del centrosinistra che in Abruzzo ha saputo 'andare oltre il Pd', guidato da un candidato forte che potrebbe essere Paolo Gentiloni".