Politica

Alemanno: "Schlein e Meloni dicono le stesse cose"

di Redazione

Gianni Alemanno presenta il percorso del suo Forum dell'Indipendenza nato a maggio del 2022

"Punto a una alleanza del ceto medio e con quello popolare"

 

Nessun 'partito rossobruno', nessuna formazione di ultra destra, nessuna tappa elettorale gia' fissata. Ma una nuova realta' ne' di destra ne' di sinistra, perche' "bisogna uscire fuori da questi paraocchi", e "fare uno sforzo per fare una proposta che vada oltre questi schemi". Gianni Alemanno, in attesa dell'assemblea di fondazione del nuovo movimento politico che concludera' il percorso del suo Forum dell'Indipendenza nato a maggio del 2022, torna a ribadire che "per servire gli interessi del popolo italiano bisogna andare oltre il teatrino della politica", quello in cui "Schlein e Meloni dicono sostanzialmente le stesse cose" e che, in vista di questo obiettivo, e' "giusto che le forze antisistema si parlino". Per questo, nella due giorni al Midas Palace Hotel di Roma, un luogo evocativo perche', come sottolinea Massimo Arlechino presidente del Forum e l'uomo che ha pensato al logo della nuova formazione politica (dopo aver firmato quello di An in passato), e' l'albergo in cui lo stesso Alemanno nel 1988 venne eletto segretario nazionale del Fronte della Gioventu'. Al Midas arriveranno 427 delegati da tutta Italia, e qui saranno nominati gli 80 componenti della prima direzione nazionale del partito "cui spettera' l'esame delle decisioni politiche da prendere", spiega. 

"Non e' un movimento di estrema destra - puntualizza Alemanno - non sono contento del voto in Argentina dove ha vinto un ultraliberista. Punto a una alleanza del ceto medio e con quello popolare". "Non abbiamo ancora deciso sugli impegni elettorali - aggiunge - dobbiamo prima esistere. Per le europee la raccolta delle firme inizia il 9 dicembre, quindi pochi giorni dopo la nostra nascita. Serve una riflessione attenta. Alle regionali tendenzialmente ci sara' un appoggio a liste esistenti. Per le politiche, che a mio avviso non saranno a scadenza ma anticipate, ci saremo. Non siamo un movimento di estrema destra. Noi nasciamo percependo la scelta profonda e strategica di Fratelli d'Italia di diventare un partito conservatore, neo liberista e ultra-atlantista. E questa e' una cosa che non ci appartiene minimamente". Esclude la sua candidatura alle Europee nelle liste di un partito di maggioranza?, domandano i cronisti ad Alemanno. "Quella e' l'unica cosa certa - la nostra e' una scelta politica diversa. Poi se ci sono svolte storiche nei partiti di maggioranza le esamineranno. Ma oggi ci fanno rimpiangere Fanfani, Andreotti, Aldo Moro. E' la maggioranza piu' ultra atlantista di sempre". Alla due giorni di fine novembre, Alemanno precisa soo stati invitati tutti i leader di partito, e "Cateno De Luca portera' il suo saluto, unico leader a confermare la sua presenza". Alla tavola rotonda prevista all'interno dell'assemblea, "partecipa Marco Rizzo, in un confronto tra forze antisisistema con origini diverse. Con Rizzo c'e' una convergenza sul no all'invio armi Ucraina. Credo sia giusto che le forze antisistema si parlino".