Politica
Alessia Piperno, la radical chic rapita in Iran fa impazzire i social
Ad intervalli regolari di tempo c’è sempre qualche “alternativa” che si ficca nei guai e poi l’Italia la deve salvare
Anche i genitori non sono certo immuni dalle pazzelerie di questi soggetti che in nome della “libertà” violano qualsiasi regola. E poi c’è un altro punto che scatena la reazione social e cioè queste ragazze chi le mantiene? I radical chic hanno già dichiarato che la Piperno si mantiene facendo la “segretaria on line” e pensano che il Web si beva questa stupidaggine. La vediamo già la “viaggiatrice solitaria” che ricarica il computer sotto un’oasi utilizzando il fotovoltaico, con i cammelli che le leccano le gote, mentre sposta gli appuntamenti a Lambrate in tempo reale al povero signor Brambilla. E pure il maschilismo non c’entra niente come le prefiche femministe vogliono tirare in ballo. È un fatto che in tutti i casi che si ripetono con allarmante regolarità si tratta di ragazze ricche ed annoiate che vogliono vivere il brivido dell’esotico salvo poi chiamare a mammà quando si cacciano regolarmente nei guai e all’Italia va bene se non deve poi pagare un riscatto con i soldi pubblici.
Naturalmente appena scoppiato il caso è stato fatto circolare un lirico post in cui la novella Gulliver scriveva: "Questa terra mi ha accolto a braccia aperte è vero, non è stato sempre facile, ma dopo due mesi e mezzo mi è entrata dritta, dentro e profonda nel cuore". Ma altrettanto naturalmente non si citava il fatto che il titolo della suggestiva lirica era “Bella Ciao” che è la frase utilizzata dai gruppi di protesta iraniani in questi giorni tumultuosi. Oltre a questo c’è anche una strana storia di visti scaduti che la blogger poi avrebbe risolto grazie all’ “aiuto di qualcuno” che potrebbe però averla denunciata alle autorità. La Piperno infatti stava per spostarsi in Pakistan ma era bloccata dall’inconveniente burocratico.
Detto questo speriamo che come al solito la vicenda si risolva con un lieto fine anche perché questa volta pare che si abbia a che fare con uno Stato e non con dei terroristi, ma resta il fatto che queste vicende si ripetono con troppo frequente ricorrenza. Giorgia Meloni si è precipitata a soccorrere la malcapitata ma non vorremmo che per un eccesso di realismo esagerasse perché moltissimi suoi sostenitori non hanno visto in passato e neppure adesso con particolare benevolenza questo tipo di vicende.