Politica

Assegno unico 2023, meno soldi per chi nella vita è stato colpito da un lutto

Di Alberto Maggi

Assegno unico 2023, per alcuni più soldi. Per altri meno

Come dichiarato dal Direttore generale dell’INPS, Vincenzo Caridi:

“L’INPS è già pronta a riconoscere le maggiorazioni e la rivalutazione degli assegni.”

Gli aumenti spettanti alle famiglie in possesso dei requisiti previsti, rivalutati a norma di legge, saranno erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023.

Il mese da segnare in calendario, quindi, è quello del prossimo febbraio.

Gli importi definitivi saranno poi comunicati con un’apposita circolare in modo da tenere conto anche della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita.

Questa sarà sarà resa nota tramite un decreto ministeriale entro la metà di gennaio.

Assegno unico: per chi aumentano gli importi e di quantoL’assegno unico e universale spetta a tutte le famiglie con figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. Viene erogato in presenza di specifici requisiti o senza limiti di età in caso di figli disabili.

La Legge di Bilancio, n. 197/2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022, prevede alcune maggiorazioni degli importi in favore dei nuclei familiari con figli sotto il primo anno di vita, con figli disabili o molto numerosi.

In particolare, per il 2023 la Manovra stabilisce un aumento del 50 per cento dell’assegno per:

i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce ISEE di riferimento;i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico e un valore ISEE sotto i 40.000 euro. In questo caso l’importo aumenta del 50 per cento per ogni figlio sotto i 3 anni.Viene aumentata del 50 per cento anche la maggiorazione forfettaria, per i nuclei con almeno 4 figli, che sale da 100 a 150 euro mensili.

La Legge di Bilancio 2023, infine, interviene anche in favore delle famiglie con figli disabili stabilendo l’erogazione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti nel corso del 2022.

L’obiettivo è quello di sostenere il più possibile le famiglie nei primi mesi di vita del bambino o della bambina, con tre o più figli e in caso di disabilità.