Politica

Pensioni, aumenti da gennaio confermati. I soldi in più, fascia per fascia

Rivalutazione pensioni 2023, che cosa accade dal nuovo anno

Pensioni, fino a 2.100 euro al mese rivalutazione del 7,3%


Pensioni, aumenti in arrivo da gennaio. Le pensioni fino a 2100 euro verranno rivalutate, con una percentuale più alta di quanto sia stato fatto finora dai governi precedenti.

Il tasso previsto per il 2022 è pari al 7,3%. Si tratta di un aumento significativo per le pensioni fino a 2100 euro, visti i problemi scaturiti dai rincari dei prezzi e dall’inflazione, che hanno causato molte difficoltà ai cittadini italiani e a risentirne sono stati soprattutto i pensionati che prendono importi bassi.

Ma la percentuale del 7,3% non è quella che verrà applicata a gennaio 2023, perché le categorie interessate hanno già ricevuto una anticipo ad ottobre del 2022. Vediamo nel dettaglio come stanno le cose e quali sono le aspettative per i vari importi di pensioni con gli aumenti calcolati per fascia!

La rivalutazione delle pensioni viene applicata a quelle pensioni che hanno un importo lordo non oltre 4 volte la soglia minima. Quindi, saranno oggetto della rivalutazione tutte le pensioni fino a poco più di 2.100.

La rivalutazione stabilita si attesta al 7,3%, ma visto che è stata già assegnata la percentuale del 2% nel mese di ottobre, è pari al 5,3%.

Per quanto riguarda le pensioni al di sotto dei 2100 euro, e in particolare quelle che non vanno oltre la pensione minima, l’importo ad ottobre del 2022 è passato da di 525,38 euro a 535,88 euro, per effetto della rivalutazione del 2% disposta in anticipo.

Le stesse pensioni verranno rivalutate del 5,3% a partire da gennaio 2023. Di conseguenza, scrive il sito internet www.imilanesi.nanopress.it, la pensione minima sarà di 563,73 euro, mentre chi prende 500 euro potrà contare su un aumento di 26,50 euro al mese e chi prende 300 euro su 15,90 euro in più.

Va sottolineato che nel caso l’importo dell’assegno sia al di sotto di quello della pensione minima avrà un aumento dell’1,5% oltre alla rivalutazione già avvenuta. Questo vuol dire che una pensione di 500 euro passerà a 534,39 euro, mentre una di 300 euro passerà a 320,63 euro.

Ci sarà l’aumento nelle pensioni di importo compreso tra i 563,73 e i 572,18 euro, ma con una percentuale minore. Infatti, è previsto un incremento dell’1,5%, corrispondente all’importo sufficiente per arrivare ai 572,18 euro, che è l’importo maggiorato della pensione minima. Per essere più chiari, una pensione di 570 euro avrà una maggiorazione di 2,18 euro.