Politica

Auto, schiaffo (definitivo) dell'Ue all'Italia. "Nessuna modifica al testo"

di Redazione

Dopo l'accordo Bruxelles-Berlino, Roma resta isolata

L'Italia, a quanto si apprende, alla riunione degli ambasciatori dei 27 in Ue di questa mattina chiederà più tempo per approfondire la dichiarazione sugli e-fuels che la Commissione allegherà allo stop alle Auto inquinanti dal 2035. La dichiarazione, si spiega, cambia sostanzialmente le condizioni per interpretazione ed attuazione del regolamento e l'Italia ritiene che gli Stati debbano avere il tempo di riflettere. Si chiederà quindi che il regolamento sia tolto dai punti dove non è prevista discussione domani al Consiglio Affari Energia dove, sulla carta, è prevista la ratifica finale del regolamento, dopo l'intesa Ue-Germania,

Il dossier sarà affrontato nella riunione dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti dei 27 in tarda mattinata. Fonti europee, questa mattina, pur precisando che il testo sulle Auto non sarà riaperto, avevano sottolineato che gli Stati membri, al Consiglio Energia di domani, saranno liberi di intervenire e fare osservazioni alla luce della dichiarazione sugli e-fuels allegata dalla Commissione. Da parte italiana, tuttavia, si fa notare che le regole procedurali del Consiglio prevedrebbero infatti un termine di 14 giorni per l'inserimento di un (nuovo) punto senza discussione nell'agenda del Consiglio. Da qui la richiesta - che sarà inoltrata al Coreper I, affinché l'approvazione della revisione del Regolamento 631/2019 non venga inserita all'ordine del giorno del Consiglio Energia di domani come punto A, senza discussione.