Politica
Autonomia, coro di proteste: "La sanità non sarà più uguale per tutti"
Carfagna: "Citano Garibaldi ma spaccano l'Italia. E' il governo Salvini-Calderoli, dov'è la patriota Meloni?" Flick: "Riforma frettolosa e disorganica"
Autonomia, quante proteste da politici, ex ministri e sindacati
Aumentano le voci contrarie all'autonomia voluta dal governo Meloni. "L'autonomia differenziata e' penalizzante in modo assoluto per il Sud. E' un disegno pericoloso. Mi sorprende che la presidente del Consiglio possa prendere in giro il Sud di questo Paese dicendo che stanno cercando di unire di più l'Italia". Lo afferma da Siracusa, Elly Schlein, parlamentare e candidata alla segreteria del Pd, durante il suo intervento a un incontro con i suoi sostenitori.
Mara Carfagna dice in un'intervista a Repubblica: "E' una riforma da respingere in toto. Mi chiedo due cose. La prima: come fa chi si è opposto vent’anni fa alla riforma del titolo V della Costituzione ad attuare l’autonomia nella sua forma più divisiva ed estremista? E poi come fa la patriota Meloni a sottomettersi alla minoranza della Lega, su un progetto che è inviso alla maggioranza degli italiani: medici, imprenditori, insegnanti, quasi tutti i governatori del Sud?" E ancora: "Più che il governo Meloni è il governo Salvini-Calderoli: a 100 giorni dall’insediamento l’unico provvedimento di questo esecutivo che affronta un tema serio, nel modo sbagliato, è l’autonomia".
Ma l'allarme maggiore sembra arrivare sul fronte della sanità. Ne è convinto l'ex ministro alla Giustizia Giovanni Maria Flick, che in un'intervista a La Stampa afferma: "Certe competenze hanno una dimensione che non può essere frammentata fra una regione e l’altra. Penso alle reti di comunicazioni, ai collegamenti autostradali, all’energia, al sistema della sanità e alla scuola. Per restare solo ad alcuni degli aspetti più importanti". Sempre Flick articola meglio i suoi timori: "Lo Stato deve garantire una serie di parametri di formazione comuni ai ragazzi di tutto il Paese. Non può essere un aspetto legato alla maggiore disponibilità economica di alcune regioni". E conclude: "Temo che sia reale il rischio che aumentino le diseguaglianze. Ci saranno regioni che andranno sempre meglio e regioni che andranno sempre peggio".
Critico anche Pierpaolo Bombardieri, il leader della Uil, che dichiara in un'intervista a Il Fatto Quotidiano, che dopo aver affermato che la riforma "spacca l'Italia" dice: "Io ripristinerei le competenze statali nella sanità". Il motivo? "Le diseguaglianze sono così evidenti che con questa pessima legge si dà di più a chi già ha di più e si toglie a chi già ha di meno. È un fatto che nell’Italia meridionale le regioni sono un centro specchiato di inefficienza. Hanno una tradizione di malgoverno. Lo sa che a Crotone solo cinque su cento bambini hanno un posto assicurato negli asili nido, mentre a Bolzano lo hanno sette su dieci?"