Politica

Bandecchi, l'uomo forte di Terni: pronto a correre con FI alle Europee

di Eleonora Perego

Parla Stefano Bandecchi, politico, imprenditore e dirigente sportivo, dal maggio 2023 sindaco di Terni

Bandecchi ad Affari: "Manovra inutile e tecnica. La riforma costituzionale? Pericolosa e antidemocratica". E sulle Europee...

Stefano Bandecchi, un nome per mille sfaccettature: politico, imprenditore e dirigente sportivo (è stato proprietario e predidente del Ternana Calcio), coordinatore di Alternativa Popolare e dal 31 maggio 2023, sindaco di Terni.

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Fondatore dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, è spesso ospite all’interno di programmi Tv, dove non le manda certo a dire ai suoi colleghi politici. Nemmeno alla premier Giorgia Meloni. La sua voce possente, del resto, si è espressa recentemente su temi come la manovra finanziaria del Goveno, fino alle elezioni europee del prossimo anno. Ecco cosa ha raccontato ai microfoni di Affaritaliani.it.

Bandecchi, un commento su questa manovra: principali rischi e derive?

Oggettivamente non vedo rischi o derive, perché è una manovra identica nei principi di sviluppo a quelle che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni. Una manovra che non rischia, e che con certezza non farà sviluppare l’Italia. La manovra che è stata fatta è puramente tecnica, mancano oggettivamente dei dati politici, manca una linea politica.

Io mi sarei aspettato, dopo la campagna elettorale fatta da Meloni, interventi molto più indirizzati al futuro dell’Italia, con idee chiare e concrete. Invece questa manovra non ci garantisce nessun tipo di sviluppo. Il Governo si è attribuito i miglioramenti avvenuti in italia nell’ultimo anno, ma in realtà questi io li attribuisco totalmente ed esclusivamente al buon senso degli italiani, alla nostra capacità industriale e commerciale. Il Governo non ci ha aiutato a sopravvivere.

Riforma costituzionale e premierato, qual è la sua opinione? È un attacco alla Costituzione?

Io sono totalmente contrario sia al premierato sia alla riforma costituzionale. In particolare, poi, QUESTA riforma costituzionale che ci indirizzerebbe verso questo tipo di premierato è pericolosa. Si arriverebbe a un paradosso: mentre la manovra finanziaria è banale, che non ci serve a niente, perché ha troppi provvedimenti che sono momentenei e non strutturali, al contrario la riforma costituzionale è strutturale, e rischiamo di vedere cambiare la Costituzione anche senza referendum, in una deriva antidemocratica pazzesca.

E comunque ritengo che se mai si dovesse arrivare al referendum questo cambio costituzionale non avverrà, perché chiunque ha provato in Italia a cambiare la Costituzione in un modo così netto si è sempre fatto male, si è fatto male Renzi e si farà male anche la Meloni. Inoltre secondo me la riforma della presidente del Consiglio è basata su una grande bugia: la bugia della stabilità politica quale miglioramento economico e miglioramento sociale. Negli ultimi trent'anni abbiamo avuto il maggioritario in Italia, e siamo passati dall'essere la quinta potenza industriale all'essere la sedicesima. I governi sono durati molto di più, rispetto a quelli della Prima Repubblica, eppure mentre quest'ultima era formata da "veri partiti" con una stabilità politica, negli ultimi trent'anni ci siamo basati sui leader, e c'è un'assenza totale dei partiti.

Si parla tanto di salario minimo, mentre Lei ha lanciato la proposta del "lavoro di cittadinanza". In cosa consiste? Pensa sia una valida alternativa al reddito di cittadinanza e, appunto, al salario minimo?

Iniziamo con il dire che il reddito di cittadinanza ha in sé il salario minimo. Il lavoro di cittadinanza, invece, è la misura per cui gli italiani danno una mano a chi momentaneamente ha una difficoltà ma non offrendogli semplicemente del denaro, ma mettendolo al servizio delle istituzioni e non solo… a fare dei piccoli lavori.

Questo dà dignità alla persona, e dà un maggior benessere strutturale delle città. Lo ritengo assolutamente applicabile su scala nazionale.

Europee: previsioni e impegno del vostro partito Alternativa Popolare per la prossima primavera di voto?

Come Alternativa Popolare siamo iscritti al Partito Popolare Europeo. Stiamo aspettando un barlume di vita da parte di Forza Italia, anch'essa iscritta al Ppe. Confidiamo infatti che nell’arco di breve tempo Forza Italia possa anche decidere di andare sotto il marchio del Ppe alle elezioni. Se così non fosse andremo per conto nostro, mettendoci all’opera. Abbiamo intenzione di partecipare, in un modo o nell’altro.

Il suo parere sul recente sciopero generale, e soprattutto sullo scontro sindacati - Governo?

Qualunque sciopero è sacro e indiscutibile, in una nazione democratica. Ma in questo caso i sindacati si sono comportati in modo non vantaggioso né per i lavoratori né per i cittadini. E qui ci ritrovo sia l’ottusità della sinistra sia della destra. Entrambi giocano con il portafoglio e la serenità degli italiani.

Una domanda sull'indagine che riguarda la sua Unicusano. Vi accusano di essere una vera e propria società "mascherata da università". A che punto siamo e come si difende?

In realtà ancora oggi non ho capito esattamente per cosa sono indagato. L’università Niccolò Cusano non sarebbe un’università. Ma allora come mai attualmente ci sono 60 mila studenti che stanno studiando, prendono una laurea regolarmente valida, e 350 professori che prendono lo stesso stipendio di altri atenei? E perché rispondiamo al MIUR? E quando ci si domanda cosa avremmo fatto nessuno ci risponde. Abbiamo ricevuto solo un avviso di garanzia per cui io avrei rubato soldi all’università. Ma ovviamente non è così, tanto nche strada facendo sono cambiati i capi di imputazione. La Finanza dice che siamo un’università ma ci comportiamo come una holding, e sa perché? Perchè abbiamo comprato la sede dove attualmente siamo dentro.