Politica

Berlusconi: legge elettorale da sabotare. L'ordine ai suoi in Parlamento

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Tirarla per le lunghe è l'obiettivo di Berlusconi


"Gentiloni avanti fino al 2018" ha detto Silvio Berlusconi qualche giorno fa. Detto e fatto. Direttamente da Arcore, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, è arrivato l'ordine dell'ex Cavaliere ai suoi uomini in Parlamento di fare di tutto affinché non si trovi alcun accordo sulla legge elettorale.

E in effetti nel giro di poche settimane Forza Italia ha già cambiato idea quattro volte, tra sistema tedesco, spagnolo, premio alla coalizione e poi Italicum corretto. Aprendo una volta al Pd, una volta a Lega e Fratelli d'Italia, una volta ai centristi e schiacciando l'occhio perfino ai 5 Stelle.

L'obiettivo nemmeno tanto nascosto di Berlusconi è tirarla per le lunghe ed evitare a tutti i costi che ci sia una legge elettorale omogenea tra Camera e Senato con la quale Renzi possa correre al voto subito dopo l'estate.

Il motivo principale è attendere la sentenza della Corte Ue sulla Legge Severino, attesa per l'autunno, nella speranza che arrivi la tanto agognata riabilitazione politica. Ma comunque l'ex Cav non è pronto per le urne.

Forza Italia con le casse semi-vuote è allo sbando e a Berlusconi serve tempo (diversi mesi) per trovare volti nuovi da mettere in lista. Non solo, più tardi si va al voto - è il ragionamento del leader azzurro - e più si indebolisce la figura di Matteo Salvini, anche e soprattutto a casua del dibattito interno nella Lega.

La speranza è che Gianni Fava ottenga almeno il 15-20% nella corsa alla segreteria leghista in modo che, facendo sponda con Maroni e Bossi (la vecchia guardia leghista un tempo litigiosa e ora unita contro Salvini), Berlusconi possa condizionare il numero uno del Carroccio e spingerlo su posizioni meno lepeniste.

Anche se l'obiettivo per l'ex Cav resta l'accordo in Parlamento con il Pd di Renzi. Ma non prima di fine anno perché Forza Italia non può e non vuole intestarsi una Legge di Bilancio che necessariamente, per accontentare l'Ue, sarà dolorosa (se non lacrime e sangue) per gli italiani.