Politica

Calderoli boccia la legge elettorale. La maggioranza ha fatto il "petellum"

"La montagna ha partorito non un topolino ma un peto"

Dal momento dell’insediamento di questo Governo - si legge in una nota del sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato - la maggioranza dichiarava ai quattro venti di essere pronta sulla proposta per una nuova legge elettorale, invece arriviamo fino al 2020 per scoprire che la montagna ha partorito non un topolino ma un peto, per cui io questa proposta elettorale la chiamerei il ‘petellum’.

Impropriamente qualcuno la definisce il ‘germanicum’ quando questa proposta di legge elettorale sta a quella tedesca come il cane lupo sta al pastore tedesco, per cui non è altro che un ‘bastardone’.

È chiaro che del ‘petellum’ si sente subito il puzzo della prima Repubblica, trattandosi di un proporzionale con un finto sbarramento che verrà ridotto per far entrare ‘nani e ballerine’ in Parlamento e ritornare alle accozzaglie di un tempo dove cinque o sei partiti che avevamo perso si mettevano insieme per governare a dispetto di chi aveva vinto.

Ancora una volta questa maggioranza e il Parlamento hanno tradito le aspettative e quindi a questo punto toccherà al popolo cambiare, esprimendosi sul nostro referendum che porterebbe ad un sistema maggioritario per cui chi vince va al Governo e chi perde va all’opposizione senza inciuci o ribaltoni.