Politica

Calenda: "Il 21 nuovo movimento politico.Con Bonaccini se non si allea coi 5S"

Carlo CALENDA lancerà il prossimo 21 novembre il suo tanto atteso movimento politico. L'ex ministro dello Sviluppo economico, allontanatosi dal Partito democratico in seguito all'alleanza di governo con il Movimento 5 Stelle, ha postato su twitter una foto della manifestazione di ieri dei cittadini bolognesi a Piazza Maggiore, commentando: Questa mobilitazione va onorata. Il 21 lanceremo il nuovo movimento politico". L'obiettivo è essere in pista e competitivi per le regionali in Emilia-Romagna, in programma il 26 gennaio prossimo. "Nonostante il poco tempo siamo pronti a lavorare con Stefano Bonaccini e con il Pd per combattere insieme". A una condizione: "Ovviamente se i 5S non saranno alleati". Con lui Matteo Richetti, ex Pd ed ex renziano, altro nome grosso del movimento che sta per nascere. Richetti che ieri a sua volta aveva lasciato un tweet sferzante rivolto a chi commentava con entusiasmo la piazza: Il problema vero è che di fronte a tutti i politici che stanno twittando la meravigliosa piazza di Bologna di stasera, la piazza si svuoterebbe".

Intanto è polemica su un posto del deputato leghista Massimiliano Capitanio, che aveva postato su facebook la prima pagina del Corriere della Sera risalente al giorno dell'uccisione di Marco Biagi, commentando a proposito della manifestazione di ieri: "Questa è la Bologna di chi ieri (invano) non avrebbe voluto farci manifestare. Dopo il 26 gennaio questa Bologna sparirà del tutto". Andrea Romano, del Partito democratico, replica sdegnato: "Massimiliano Capitanio è un deputato della Repubblica che accosta una piazza pacifica e spontanea agli assassini di Marco Biagi: la Lega sta perdendo la testa (e molti, molti voti). Anche per questo è giusto sostenere Stefano Bonaccini: per rispondere al veleno dell'odio". In tarda mattinata è arrivata anche la replica di Capitanio:"Amo e difendo la democrazia e mai potrei accostare una manifestazione di piazza al terrorismo. Il mio post su Facebook è chiaramente riferito a quelli che avrebbero voluto impedire la nostra manifestazione, a quanti hanno aggredito le Forze dell'ordine e a quelli che hanno affisso uno striscione per esprimere solidarietà a quanti colpiscono i leghisti. Difendo anche la libertà di espressione, ma valuterò di querelare Romano e quanti insinueranno un mio accostamento tra terrorismo e manifestazioni democratiche".