Politica
Caporalato, reati agroalimentari e…le priorità di Patuanelli per l’agricoltura
"Anche alla luce della perdurante emergenza COVID-19 le scelte da fare nei prossimi mesi saranno determinanti per lo sviluppo del nostro Paese e per il futuro delle nuove generazioni. Abbiamo infatti a disposizione un pacchetto di risorse mai avuto in passato e non ci si puo' permettere di sbagliare alcuna mossa". Cosi' il ministro dell'Agricoltura, Stefano Patuanelli, illustrando in Senato le linee guida del suo dicastero. "Il settore agricolo, che e' chiamato ad offrire un contributo determinante al processo di transizione verde dell'intera economia, puo' contare su circa 50 miliardi di Euro per i prossimi sette anni - ha spiegato - tra fondi della Politica agricola comune post 2020 e relativo cofinanziamento nazionale e risorse a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che, come noto, dedica ampio spazio ai temi della transizione ecologica, dell'economia circolare, della competitivita', del contrasto ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico; il Piano - ha sottolineato il ministro - stanzia oltre 3 miliardi di Euro in favore di progetti riguardanti il settore agricolo e agroalimentare e la gestione delle risorse irrigue".
L'azione di contrasto al lavoro nero e la lotta al caporalato sono "due capisaldi" del lavoro che "il Mipaaf sta portando avanti in collaborazione con gli altri ministeri competenti". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli illustrando le linee guida del dicastero davanti alla Commissione agricoltura del Senato. Patuanelli ha spiegato che il ministero intende "garantire il pieno rispetto dei diritti dei lavoratori agricoli e della pesca e proteggere le imprese dalla concorrenza sleale di chi sfrutta". E ha spiegato che "in quest'ottica si lavora per la piena attuazione della legge n. 199/2016, e in particolare proseguendo nelle linee di azione del Piano triennale di contrasto già individuate nel 2020. Dalla digitalizzazione - ha aggiunto - possono derivare soluzioni a criticità apparentemente poco rilevanti ma che invece comportano dispendio di tempo e di risorse per le aziende: mi riferisco al potenziamento della banca dati unica per l'incontro tra domanda e offerta di lavoro agricolo".
"Per migliorare l'attività di contrasto occorre senza dubbio operare una drastica e incisiva semplificazione. In particolare, vi è la necessità di una revisione del quadro di regole sulle sanzioni in modo da renderle più efficaci, maggiormente proporzionate agli illeciti nonché più organiche a livello settoriale. Infatti, occorre riformare il quadro penale dei reati agroalimentari, oggi fermo alle norme del codice del 1930 ed alla legge sull'igiene degli alimenti del 1962". Lo ha annunciato il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, in audizione davanti alla Commissione Agricoltura del Senato per illustrare le linee guida del suo dicastero. "Nella stessa ottica - ha aggiunto - bisogna lavorare per rendere sempre più trasparenti le contrattazioni sui prodotti agricoli, anche attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle commissioni uniche nazionali, che oggi sono attive per la filiera suinicola, cunicola e delle uova".