Politica

Lo scontro Crosetto-Vannacci, chi ha ragione?

Di Paolo Diodati

Sulla faccenda Vannacci, mostrando completa inadeguatezza culturale e nervosa, Crosetto ha esordito catastroficamente

Caso Vannacci, Meloni "Re nudo" per colpa di Crosetto: il ministro deve dimettersi 

Il Re è nudo.

Nella fiaba di Hans Christian Andersen un re vanitoso, superficiale e molto attento al suo aspetto esteriore e quindi all'abbigliamento, viene imbrogliato sulla proprietà magica di una stoffa che sarebbe apparsa trasparente solo agli ignoranti. Per civetteria riempì il guardaroba di vestiti confezionati con tale stoffa. I cortigiani, pur vedendolo nudo sotto i vestiti, stavano zitti per paura d'essere accusati d'ignoranza. Anzi, si sperticavano in lodi per il bellissimo vestiario. Il giorno di una grande parata, si udì il grido di meraviglia di un bambino “Il Re è nudo!” Immediatamente crollò il muro di finzioni attorno al Re. Il popolo che voleva la verità considerò il bambino un eroe da portare in trionfo. Chi preferiva l'imbroglio precedente voleva linciarlo. Non so se in Inghilterra per rispetto al Re, questa espressione è sostituita dal “non vedere un elefante in salotto”. Ma la morale è la stessa. Non avendo il Re, con il caso surreale di Crosetto &C, noi dobbiamo dire “La Piaciona è nuda!”.

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Ciccio Bombo era uno dei suoi abiti trasparenti che invece bisognava lodare. Vannacci è il bimbo innocente che grida la verità e gli arrampicatori su specchi oleati sono i cortigiani che linciano e vorrebbero distruggere l'innocente bambino Generale, criticando il pelo nell'uovo e finendo col buttare l'uovo per mangiare il pelo. La Piaciona dovrebbe pensare meno al rossetto e mettere un tappo in bocca a Crosetto.