Politica
Extraprofitti, il "Sogno di una notte di mezza estate" di Meloni è già finito
Il Presidente del Consiglio aveva sognato che con un intervento sulle banche avrebbe realizzato una magistrale operazione di accrescimento del suo consenso
Extraprofitti, il "Sogno di una notte di mezza estate" di Meloni è già finito
È straordinario come il titolo di una commedia scespiriana possa combaciare con un’operazione politica di un non avveduto Presidente del Consiglio. Coincidono: la perfetta centralità della stagione estiva con il blitz finanziario del governo, l’arte della commedia teatrale con l’identico genere rappresentato sul palcoscenico della politica internazionale, la grossolanità delle amorose trame con l’infantilismo politico di una compagine governativa. Eravamo assuefatti alla sprovvedutezza di un certo estremismo progressista, oggi abbiamo consapevolezza della presenza di una leadership situazionale che implementa con sagacia il suo potere connettivo, basato su rapporti amicali, frutto di una buona capacità empatica, con autorevoli personaggi all’infuori della sua struttura e per questo funzionali solo al consolidamento della sua posizione.
In altri termini: siamo innanzi ad un micro culto della personalità, piccolo ma che trascina l’interessata al di là dei canoni e della stessa essenza dell’operare politico. Una improvvisata coalizione governativa, un partito con una servizievole e acquiescente classe dirigente, una evanescente opposizione intenta ad indicare e rimarcare lontane e distanti collusioni ideologiche e culturali con il fascismo - che gli incriminati considerano poco più del nulla - consentono al Presidente di lavorare essenzialmente per la sua immagine e per la sua permanenza a Palazzo Chigi. Il suo entourage ha riscoperto il già fallimentare motto berlusconiano: ”La nostra è la politica del fare” che gli consente di agire in nome e per conto di un pragmatismo astratto avulso da una definita connotazione culturale ed ideologica. La politica per cosa e in nome di cosa, l’agire in assenza di un sistema di pensiero capace di dare coerenza alle scelte e all’azione politica è destinata al fallimento. “Puoi ingannare tutti per poco tempo, o qualcuno per tanto tempo, ma non puoi ingannare tutti per tanto tempo”, Abraham Lincoln 1858.